Si parla di Udinese e Juve e si pensa a Dino Zoff, il Mito con la “M” maiuscola. Alla vigilia della gara di Coppa Italia tra i bianconeri 1896 e quelli piemontesi a MondoUdinese afferma che “possiamo dire che la Juve è in testa e ha una rosa ampia e anche se ne cambia dieci per la coppa è una squadra super competitiva. L’Udinese vive un momento felice, ha fatto grandi risultati, è robusta e può venir fuori una partita bella, indecifrabile“.
Gotti, veneto che qualcuno dice somigliare come carattere a Zoff sta facendo molto bene: “I numeri li guardo e la squadra si muove bene, quindi faccio i complimenti a Gotti, un bravo allenatore che sta trovando belle soddisfazioni“.
Sulla Juve di Sarri non ha dubbi: “Se le squadre giocano questo è importante. Poi il resto non conta, le cose che si dicono tanto meno. Io penso che nel calcio e nello sport l’importante è sempre superare l’avversario, quindi se si gioca bene, poi il resto sono numeri, contano i risultati e la Juve li sta facendo“.
In corsa per il campionato c’è anche l’Inter di Conte e soprattutto la Lazio: “L’Inter sta acquistando parecchio anche adesso, credo che risolvano anche il problema della rosa che l’allenatore solleva. Ma la Lazio ha avuto un periodo fantastico con dieci vittorie. Ora serve capire se ci sarà la continuità, da adesso arriva il difficile, ma i biancocelesti sono bellissimi da vedere“.
Tra i portieri sta prendendo il volo Musso: “Per me sta facendo particolarmente bene, ma ho paura quando si parla di miracoli: certamente è reattivo, dotato, ha tecnica. Credo sia pronto per il salto in una grande squadra, questo per lui sarà un anno decisivo”.
Dal campionato all’Azzurro il passo è breve con gli Europei all’orizzonte, con i ricordi vero il 1982 ancora vividi come non mai: “La Nazionale del 1982 ha vinto un Mondiale alla grande con tanti gol su azione, aveva le caratteristiche per ricordarla anche oggi con amore e stima. I meriti del 2006 non vanno però sottovalutati. Oggi vincere dieci partite è un grandissimo risultato, lo dicevo già due mesi fa: credo si possa giocare in Europa contro tutti perché queste nuove generazioni inserite in contesti solidi possono tirare fuori ottimi risultati. Mancini poi ha fatto particolarmente bene. Fin qui sembra un predestinato“.
Il calcio però sta cambiando e il VAR è stata la lente: “Nel mondo moderno se non protesti vuol dire che non hai ricevuto torti, ma non è vero: però in certe situazioni il VAR è determinate come nel fuorigioco, poi se lo facciamo lavorare troppo si presta a mille interpretazioni, si possono dire mille parole. Io credo che è una macchina e non può vedere se si dà una spinta con una certa intensità o meno, non so se mio faccio capire. Vorrei un VAR che possa essere equo, invece siamo al solito con ognuno che guarda a sé stesso e ne trae i benefici del caso. Il calcio comunque sta cambiando, ma è il mondo che sta cambiando. Tutto si brucia in 24 ore ed è significativo, non c’è memoria storica e quanto vediamo è solo l’evoluzione della società in cui viviamo“.
Infine una considerazione su Udine e il Friuli che forse ancora non hanno gratificato Zoff come si deve, magari inserendolo in società: “A Udine ho sempre trovato difficoltà quando giocavo, ma non faccio la vittima: forse ho giocato male. Comunque è il passato e l’Udinese oggi il club fa le cose senza di me particolarmente bene!“.