Il successo entusiasmante di domenica non può fare dimenticare i problemi di sostenibilità delle tre punte (Rebic, Leao e Ibra) e i troppi rischi corsi. Servirà più equilibrio, con nuove soluzioni sulle fasce, alternanza davanti. E sul mercato…
Meglio che i tifosi del Milan non s’illudano. Situazioni tattiche spregiudicate ed entusiasmanti come quelle di domenica scorsa contro l’Udinese non sono facilmente ripetibili. Immaginare la sostenibilità di un attacco con Rebic, Leao, Ibrahimovic più il non troppo difensivo — per attitudine e mentalità — Castillejo potrebbe essere molto rischioso in altre occasioni. Con un po’ di precisione e qualità in più, siamo sinceri, l’Udinese avrebbe fatto punteggio pieno. Però il Milan ha avuto il coraggio di crederci fino alla fine, un merito da Juve, da squadra inglese, e dal 3-2 di San Siro il Milan può trarre indicazioni interessanti per affrontare il girone di ritorno con meno incertezze, cambi di sistema e giocatori, ripensamenti all’ultimo. Una squadra moderna non si cristallizza in un’idea, ma è bene cominciare ad avere un progetto base eventualmente adattabile alla situazione. E il progetto, considerati gli interpreti a disposizione, sembra un 4-4-2 declinato in più moderno 4-2-3-1.