ROMA – Metti un giorno assieme un paio di dichiarazioni non esattamente a favore di Paul Pogba: non è difficile, oltre Manica è pane quotidiano. Come quelle di Ole Gunnar Solskjaer e Paul Scholes, l’uno allenatore perennemente in bilico malgrado un contratto rinnovato fino al 2022 e l’altro ex bandiera del Manchester United ma soprattutto un uomo sempre rispettato in quell’ambientino lì, dove un giudizio negativo può scatenare l’inferno non solo mediatico. Ecco, l’ex centrocampista dei Red Devils ha dedicato l’ennesima picconata al francese campione del mondo. E se Ryan Giggs tempo fa s’era “limitato” a consigliare il club di vendere il giocatore nell’immediato, Scholes è andato oltre: «Secondo me non deve recuperare, non è neppure infortunato», ha detto a proposito della caviglia del Polpo, operata di recente. Nessuna sorpresa, insomma, mentre sul fronte Solskjaer il cambio di rotta sembra evidente. […]
Il giocatore è stato praticamente mollato da tutti: chi lo difendeva (Solskjaer, appunto) e chi in autunno aveva sondato più volte il terreno confidando su ragionevoli speranze di farcela, ossia il Real Madrid. Fonti vicine al club spagnolo raccontano che Florentino Perez abbia convinto Zinedine Zidane a non insistere sul delicato argomento. Di qui a dire che Pogba tornerà sicuramente alla Juve ce ne corre. Però quella stessa Juve che anche a Napoli ha palesato enormi difficoltà sia nel superare squadre capaci di difendere basse sia nell’effettuare conclusioni dalla distanza avrebbe un bisogno enorme del Polpo. Al di là del feeling scontato con la piazza…