TORINO – Neanche il più bravo chiromante in circolazione sarebbe in grado di svelare con estrema precisione dove Paul Pogba andrà a giocare. Di sicuro, a meno che le immancabili giravolte del calciomercato non coinvolgano direttamente il 26enne di Lagny-sur-Marne, l’ipotesi che rimanga a Manchester non è neppure quotata nelle agenzie di scommesse. Tanti, troppi, sono i segnali che spalancano una prospettiva in cui il rosso fuoco dello United è un colore sempre più sbiadito nella mente del Polpo: ragazzo d’oro, che ha spesso dato la sensazione di non essere ancora esploso del tutto. A Torino, sponda juventina, tutti ne sono convinti e se nell’arco di un quadriennio il bambino è diventato uomo, nel momento di massimo fulgore la forza del denaro ha offuscato la possibilità che il francese diventasse una bandiera dal sangue bianconero. Per giugno qualsiasi ipotesi non va scartata, compresa quella che – nonostante le fresche indiscrezioni spagnole su una retromarcia del Real Madrid – conduce a un rientro sulla scena di Florentino Perez per la gioia di Zinedine Zidane. Scenari quanto mai nebulosi, perché al momento l’unica certezza è dettata dalla novità delle ultimissime ore: Bruno Fernandes, fantasista portoghese transitato in Italia fra Novara (che lo pagò meno di 40 mila euro nel 2012), Udinese e Sampdoria, andrà a rafforzare la batteria dei centrocampisti offensivi in mano a Ole Gunnar Solskjaer. La fumata bianca è ufficiale.
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Bruno Fernandes allo United: i Reds hanno preso l’erede di Pogba
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