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Milan, l’anomalia del fondo-azionista e i 345 milioni spesi a vuoto

Elliott garantisce la continuità ma non basta: fatturato stagnante e fuori dalla top 20 europea, operazioni sbagliate sul mercato con saldo negativo di 125 milioni in due anni. E l’ambizione di vendere per una grossa plusvalenza si scontra con l’attuale valore del club

Un investimento iniziale di poco più di 300 milioni per mettere le mani sul Milan, nobile decaduta del football italiano ma potenzialmente uno dei marchi calcistici più spendibili a livello internazionale. Nel 2017, nel tourbillon della trattativa-telenovela per il passaggio di quote da Fininvest al misterioso Li Yonghong, il fondo statunitense Elliott fiutò l’affare prestando al cinese i soldi necessari per la scalata. E l’opera si completò, guarda caso, l’anno dopo: Li inadempiente e costretto a cedere al fondo le azioni rossonere date in pegno.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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