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Udinese-Inter 0-2: la doppietta di Lukaku riporta Conte a -3 dalla Juve

UDINE – Dopo un’ora di grande sofferenza, la doppietta di Lukaku permette all’Inter di sbancare 2-0 la Dacia Arena di Udine e di rispondere a Juventus Lazio, che hanno agevolmente sbrigato le pratiche Fiorentina Spal. I ragazzi di Conte patiscono le sgroppate di Fofana, le discese di Sema e la fisicità di Okaka, ma il terzetto Skriniar-De Vrij-Bastoni tiene botta, limitando i pericoli. Grande chance non sfruttata da De Paul nel primo tempo, poi è il belga ex United a sovvertire i valori in campo, con un piattone sinistro che passa sotto le gambe di Nuytinck (64′). Il raddoppio arriva invece su calcio di rigore procurato da Alexis Sanchez (71′), in campo da 12′ minuti. Delude Eriksen, sostituito da Brozovic al 58′.

Inter, Handanovic dà forfait. Esposito titolare

L’Inter è chiamata al riscatto dopo tre pareggi consecutivi, con Antonio Conte che deve fare a meno di Lautaro Martinez squalificato e di Gagliardini, Sensi Borja Valero indisponibili, lanciando pertanto dal primo minuto i tre rinforzi del mercato di gennaio, Young, Moses ed Eriksen, oltre al baby Esposito, preferito a Sanchez come spalla di Lukaku. In porta dà forfait Handanovic, permettendo così a Padelli di debuttare in A con la maglia nerazzurra alla terza stagione, mentre in difesa Bastoni ancora una volta è preferito a Godin. Di contro l’Udinese, che viene da due sconfitte di fila, si presenta alla Dacia Arena con un 5-3-2 in fase di non possesso facilmente trasformabile in 3-5-2 in ripartenza (o 3-4-1-2 quando De Paul avanza a ridosso di Okaka e Lasagna), mentre De Maio in luogo di Ekong rappresenta l’unica novità di formazione rispetto a domenica scorsa. Il primo squillo è di matrice ospite (1′) e risponde al nome di Esposito, che raccoglie palla sulla trequarti, controlla e scarica in porta con potenza e discreta precisione, costringendo Musso a rifugiarsi in corner. 

Eriksen e Vecino pericolosi

Fofana spadroneggia a centrocampo, le sue percussioni costringono l’Inter sovente a rinculare affannosamente, ma difetta di precisione in fase di rifinitura. Da un suo appoggio sbagliato, che vanifica una ghiotta chance friulana, nasce per giunta un contropiede meneghino concluso dal potente (ma centrale) destro di Eriksen (7′). I nerazzurri puntano sul possesso palla, l’Udinese è compatta e riparte in verticale: al 10′ ci prova De Paul da fuori, deviato in angolo, all’11’ Stryger Larsen costringe Barella a spendere un fallo che gli costa il giallo, analoga situazione 6′ dopo con l’esterno danese ammonito per un intervento su Young. Poco prima (16′), la clamorosa chance capitata sui piedi di Fofana, che perde un tempo di gioco, sfavorito dall’asfissiante marcatura di Skriniar, prima di cercare la porta difesa da Padelli, centrando l’esterno della rete. L’Inter si rende pericolosa al 19′ con l’insidioso cross di Moses su cui si avventa Vecino col ginocchio, ma la deviazione del centrocampista uruguayano non inquadra lo specchio. La partita è piacevole e si gioca su ritmi molto alti, le attente difese arginano azioni potenzialmente pericolose. Fofana cerca gloria al 29′, ma il suo tiro, tutt’altro che irresistibile, crea qualche apprensione di troppo al dodicesimo nerazzurro.

De Paul mette paura all’Inter

Nel momento migliore friulano, importante chance per l’Inter: al 33′, sugli sviluppi di un corner, Sebastiano Esposito cerca una mezza rovesciata, col pallone che finisce in curva. La Dacia Arena diventa una bolgia al 36′, esaltata dalla pregevole combinazione nello stretto Stryger Larsen-De Paul-Okaka, da cui nasce l’ennesimo duello Sema-Moses, stavolta stravinto dallo svedese di origine congolese, che penetra in area e mette in mezzo, Padelli smanaccia e Young che salva tutto sull’esterno danese, che non riesce a replicare, da posizione simile ma col portiere tra i pali, il gol segnato due settimane fa al Meazza contro il Milan. Convulso l’epilogo del primo tempo, con Okaka che lavora bene per De Paul, ma l’argentino, chiuso, cerca il tiro anziché allargare sulla destra, sciupando un 4 contro 2 ed innescando il contropiede nerazzurro, concluso dai tentativi di Esposito ed Eriksen, entrambi murati da Sema. L’arbitro Di Bello, poi, ferma il gioco per richiamare uno scatenato Conte in panchina, stoppando di fatto l’attaccante italo-nigeriano ex Roma, pescato al limite dell’area interista con un lancio dalle retrovie.

Udinese-Inter 0-1: la sblocca Lukaku

Pronti, via nella ripresa e mastodontica occasione sciupata dall’InterYoung va via sull’out mancino e mette dentro un pallone interessante respinto corto da Musso, gravissimo l’errore di Sema che di fatto offre un goloso assist ad Esposito, ma il giovane attaccante classe 2002 non ha un impatto felice con la sfera ed il portiere argentino blocca a terra. Uno strappo di Okaka (48′) costringe Bastoni a spendere un fallo con conseguente cartellino giallo, mentre Fofana riparte da dove si era fermato, prendendo per mano il centrocampo dell’Udinese e limitando la fantasia e le geometrie di Eriksen. Al 55′ chiede a gran voce un calcio di rigore l’ex Roma, Parma e Samp per uno scomposto intervento aereo di Skriniar, ma Di Bello non si lascia condizionare neppure dagli assordanti fischi della Dacia Arena. Conte percepisce le difficoltà dei suoi e manda a scaldare Sanchez, accolto dal boato dei suoi ex tifosi: il cileno entra al 58′ al posto di Esposito, insieme a Brozovic che rileva uno spento Eriksen. Ma 2′ dopo è ancora l’Udinese a regalare un brivido alla formazione nerazzurra: la catena di sinistra Fofana-Sema offre sul vertice opposto dell’area di rigore interista il tiro al volo di De Paul, soluzione difficile e palla in curva. Sul rovesciamento di fronte si mette in mostra El Niño Maravilla, contenuto dalla difesa bianconera e da Musso, che nulla può al 64′ su Lukaku, che fa 1-0 calciando di piatto sinistro sotto le gambe di Nuytinck. Immediata risposta di Okaka che prova a sfondare, ma il terzetto Skriniar-De Vrij-Bastoni fa schermo e protegge Padelli dal pareggio-lampo.

Sanchez regala a Lukaku il rigore del 2-0

Il gol subito mina le certezze dell’Udinese che di colpo va in bambola. In sequenza ci provano Vecino (murato), Sanchez (con deviazione di Nuytinck che per poco non beffa Musso), Lukaku (miracolo del portiere argentino) ed ancora il centrocampista uruguayano (palla fuori per questione di centimetri), quindi El Niño Maravilla, favorito da un rimpallo, s’invola a rete e si fa stendere dall’estremo difensore delle Zebrette (ammonito), regalando al compagno di reparto ex Manchester United il rigore del 2-0 (72′). A meno di 20′ dalla fine, ritrova il sorriso Conte, uscito visibilmente contrariato dal campo al termine del primo tempo, mentre il collega Gotti opera un doppio cambio, inserendo Jajalo Zeegelaar per Sema e Nuytinck. Al 76′ Young ha l’occasione di far calare definitivamente il sipario, ma il suo destro termina alto, sessanta secondi più tardi ci prova invece con una sassata da fuori De Paul, senza troppa fortuna, così come il mancino ad incrociare di Lasagna all’81’, cui fanno seguito i cambi Teodorczyk-Fofana e D’Ambrosio-Moses. L’ex Carpi ci riprova con un bellissimo tiro al volo all’88’ che si spegne sul fondo di pochissimo, poi viene ammonito per un fallo di frustrazione. Termina 2-0 per l’Inter alla Dacia Arena: nerazzurri e Liverpool sono le uniche squadre imbattute in trasferta nei principali campionati del Vecchio Continente.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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