Da Lo Bello a Rizzoli passando per Collina, i direttori di gara più celebrati e contestati in sessant’anni di pallone
Un ruolo ingrato, un parafulmine, il perfetto capro espiatorio: ma, come amano ripetere gli stessi diretti interessati, senza gli arbitri non si gioca. Parafrasando una recente canzone di successo, nessuno vuole essere arbitro: ma tutti dovremmo essere grati a chi ha voluto sobbarcarsi quest’arduo compito. Ecco una galleria dei fischietti che hanno lasciato un segno profondo nel calcio italiano, nel bene e nel male.