L’ex allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport. Tema centrale ovviamente la partita di sabato sera tra la Roma e la squadra di Gasperini. Ecco le sue parole.
Sulla gara di sabato sera.
Immagino una bella partita a Bergamo sabato, sicuramente importante perché in palio ci sono tre punti che potrebbero pesare sulla corsa al quarto posto. Ci sono ancora tante partite da giocare, la Roma è chiamata ad una reazione importante dopo gli ultimi risultati.
Sul cammino della Roma e del momento difficile.
La squadra giallorossa ha cambiato più volte sistema di gioco, è chiaro che nel corso della settimana ogni tecnico studi gli avversari per trovare delle chiavi d’accesso nel gioco avversario. La Roma è in un momento negativo, nell’anno nuovo non è partita benissimo ma può anche starci, ci sono momenti della stagione in cui si va in difficoltà, ma quando è stata bene in campo, ha dimostrato di essere una squadra valida. La squadra di Fonseca ha bisogno di una prestazione importante per sbloccarsi, il problema è che sabato si va a giocare contro un avversario difficilissimo, se l’Atalanta fa l’Atalanta è veramente complicato affrontarla, come ha detto Guardiola è come andare dal dentista. E’ anche vero che per uscire da questa crisi, paradossalmente, questa potrebbe essere la partita migliore per riemergere, servirà concentrazione massima e non si potrà sbagliare nulla.
Sulla difficoltà di giocare a Bergamo.
Giocare a Bergamo è difficilissimo, ora che hanno avvicinato le tribune e le curve è ancora più complicato.
La mia storia con l’Atalanta riparte nel 2010 quando c’era bisogno di rivincere il campionato di B, tornare in A e assestarsi nel massimo campionato. Dopo di me è arrivato Reja e poi Gasperini, nel frattempo la società si è consolidata e i risultati fatti in questi anni sono favolosi. L’Atalanta non è più una provinciale, è una società e una squadra consolidata, conosco la proprietà, faranno questo per molti anni. Percassi e la società hanno idee e capacità per fare una guerra, non entro in dinamiche economiche.
Zaniolo e Pellegrini.
Zaniolo e Pellegrini sono i due giovani più interessanti e con maggiori qualità. L’assenza del primo si fa sentire molto anche perché si è fermato nel momento migliore: credo avrà un futuro roseo, sa giocare a calcio, dipenderà tutto da lui. Pellegrini può diventare la bandiera, ha grande duttilità, è una fortuna per un allenatore averlo a disposizione, si disimpegna bene in più ruoli, sa vedere gioco e sa fare gol. È completo, è un calciatore totale.