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Fonseca: “Noi coraggiosi, Atalanta tosta. Mancini in mezzo? Possibile”

Per la Roma è un momento decisivo in ottica Champions. La sfida contro l’Atalanta di domani sera rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione dei giallorossi, chiamati a una reazione sia a livello di risultato che di prestazione, soprattutto dopo lo sfogo del ds Petrachi di mercoledì scorso. Paulo Fonseca potrebbe cambiare qualcosa a livello tattico, sono in bilico modulo e giocatori viste le numerose assenze e non solo. Il tecnico portoghese ha preso la parola in conferenza stampa per presentare il match del Gewiss Stadium.

All’andata la partita fu in equilibrio, poi l’Atalanta fu più brava a sfruttare gli episodi. Che partita si aspetta domani?
“Mi aspetto un match difficile. L’Atalanta è una grandissima squadra, aggressiva difensivamente, ma con grande qualità nell’attacco. E’ una squadra che attacca in maniera particolare, hanno grandi giocatori e un grande allenatore. Sarà una delle partite più difficili”.

In questi ultimi giorni ha pensato a qualche cambiamento livello tattico?
“Vedremo domani. Abbiamo cambiato molto nelle altre partite. L’importante è non cambiare quello in cui crediamo. So che in questo momento, dopo due sconfitte, tutto è messo in dubbio. Devo dire però che quando facciamo il nostro lavoro e ci crediamo, quando abbiamo fatto partite buone, questo significa che non era tutto male. Abbiamo fatto tante cose positivo. Dobbiamo tornare a quello che abbiamo fatto bene. Questo è importante”.

Domani non ci saranno né Diawara né Cristante. Le chiedo se, considerando le caratteristiche e il fatto che quando ha usato Mancini in mediana la squadra ha trovato equilibrio, sta pensando di farlo tornare a centrocampo?
“Vediamo domani, è una possibilità. Con Mancini in mediana abbiamo fatto ottime partite e con equilibrio. E’ una forte possibilità”.

Tra i nuovi Carles Perez ha fatto vedere cose positive, dal punto di vista della personalità e dell’energia. Lo ritiene pronto per giocare titolare a Bergamo?
“Devo essere onesto. Ha fatto bene quando è stato chiamato in causa con il Bologna, sta capendo come è il calcio qui. E’ molto diverso rispetto a quello spagnolo. Penso che la partita con il Bologna è stata particolare, magari non era il miglior momento per farlo giocare. Era anche una sfida di grande responsabilità per lui. Non è facile giocare dall’inizio domani”.

Lei parla spesso di giusta mentalità. L’altro giorno il direttore sportivo ha detto che la squadra ha smarrito un po’ di umiltà dopo il derby. Lei è della stessa opinione?
“So che ci saranno molte domande sulle parole del direttore. Sono totalmente concentrato sulla partita di domani. Non voglio commentare le parole di Petrachi. Penso che in questo momento non c’è nessun problema, non c’è nessuna divisione. Siamo uniti e stiamo lavorando per fare una buona partita domani. Non c’è dubbio”.

Nella sua prima esperienza romanista Bruno Peres non è stato molto fortunato. Sotto la sua guida tecnica si sta ritrovando, quando è entrato ha giocato bene dimostrando tanta voglia. E’ anche vero che lei ha detto come il calciatore deve ancora lavorare dal punto di vista difensivo. Non converrebbe a questo punto sfruttare la sua dinamicità, il suo atletismo, il suo piede 15-20 metri più avanti?
“Difficile in questo momento vederlo in quella posizione, più alto. Sono cambiate molte cose nella squadra e non abbiamo bisogno di farlo giocare come ala. Abbiamo bisogno di lui come terzino in questo momento”.

Under e Kluivert stanno attraversando una fase particolare. Kluivert non ha giocato l’ultima dopo averne giocate tante, magari non lo ha visto al 100% atleticamente, Under continua un po’ a deludere. Cosa pensa della possibile introduzione del Var challenge? E’ una possibilità che può aiutare voi e anche gli arbitri?
“Sono sempre a favore di tutto ciò che possa migliorare il calcio. Devo confessare che non ho capito bene questa questione, perché ho dei dubbi sui dettagli ed è meglio aspettare per parlarne meglio. Under e Kluivert hanno fatto buone partite. Dopo l’infortunio, Kluivert non è stato come nella prima parte della stagione. Under dopo l’infortunio di Zaniolo ha fatto bene qualche partita. Quando perdiamo però la colpa non è solo di uno o due giocatore, è di tutti. In questo momento abbiamo bisogno di esperienza. I giovani hanno più difficoltà in un momento così. Vediamo se domani giocheranno”.

A  proposito di esperienza. Con l’eventuale spostamento di Mancini a centrocampo, è più avanti un giocatore di esperienza come Fazio o uno come Cetin, che ha caratteristiche che si possono sposare meglio con quelle degli attaccanti dell’Atalanta al fianco di Smalling? Ha detto che Peres servirà come esterno basso. Giocherà domani?
“Questa domanda è per sapere se giocheranno tre giocatori. Vediamo domani. Hanno una grande possibilità di giocare. Ho ancora un dubbio, ma vedremo”.

La scorsa estate nella sua prima conferenza lei ha battuto molto sul tema del coraggio. Venerdì nella conferenza post Bologna ci ha detto che la squadra ha paura ed è apparso molto deluso. E’ lei che non è riuscito a trasmettere questo coraggio alla squadra o sono  i giocatori che non riescono a essere coraggiosi per il suo gioco?
“Per giocare nelle mie squadre occorre sempre coraggio. Questa squadra lo ha sempre avuto, anche nelle sconfitte. Devo dire che, ad esempio, contro la Juve abbiamo preso due gol in otto minuti. Se non avessimo avuto coraggio avremmo preso più gol, la squadra ha invece reagito bene come con il Torino. Dopo l’intervallo abbiamo sempre giocato con coraggio. La partita con il Bologna è il risultato di quella con il Sassuolo, che la squadra ha accusato molto. Ho questa certezza. Dobbiamo essere una squadra con iniziativa. E’ stato un problema che viene dalla partita con il Sassuolo. Io ho giocato a calcio, è facile per me capire questo”.

Affrontate la migliore squadra in Serie A per quel che riguarda la pressione individuale. Sarà importante pensare velocemente.  E’ una valutazione che farà nella scelta dei giocatori offensivi? Ha parlato prima di Under e Kluivert ad esempio…
“Si, sarà una questione importante in questa partita. Non avremo molto tempo per pensare alla giocata. Dovremo avere decisioni veloci, soprattutto nel momento di costruzione perché l’Atalanta recupera tanti palloni lì e poi riparte velocemente in contropiede. Avremo poco tempo per pensare e abbiamo lavorato in settimana su questo aspetto”.

Come procede il recupero di Diawara? Mkhitaryan è un giocatore che è stato spesso importante per la Roma quando ha giocato, perché sa fare gol, sa giocare con i compagni. In quale posizione riesce a rendere meglio secondo lei e come pensa di utilizzarlo magari domani contro una squadra che gioca in modo particolare come l’Atalanta?
“Dopo questa domanda saprete come giocheremo domani. Penso che Mkhitaryan è un giocatore importante, di esperienza con un’ottima capacità di fare le scelte giuste. Può fare l’ala, più interno magari, il trequartista, come attaccante in un sistema diverso. Penso che lui possa giocare anche come portiere, perché è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai conosciuto. Come trequartista, o comunque come ala andando verso l’interno, credo sia il ruolo migliore. Diawara sta migliorando giorno dopo giorno. Penso che la prossima settimana sarà decisiva per lui, perché sta lavorando bene. Sono in contatto quotidianamente con il medico e speriamo che la prossima settimana possa avere la possibilità di iniziare con il gruppo per vedere come sta. I segnali sono molto positivi”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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