SASSUOLO – Ai microfoni di Dazn, Manuel Locatelli ha ripercorso la sua breve carriera, dal Milan al Sassuolo, soffermandosi sull’esperienza in rossonero, inziata col botto e finita da riserva: “Anch’io ci ho messo del mio dicendomi che dovevo far di più: mentalmente non ero tranquillo, nè in allenamento nè in partita e questo mi ha creato problemi. Se mi sono montato la testa? Assolutamente no, genitori e amici mi hanno sempre fatto rimanere coi piedi per terra. Non che credessi di essere il più forte di tutti, ma ero convinto di dover far gol e giocate importanti a ogni partita. Ho sofferto questo: prima i titoloni sui giornali e poi le critiche, non è stato facile”.
Rivitalizzato dalla cura De Zerbi, che lo fatto diventare uno dei pilastri del suo centrocampo, Locatelli non nasconde che quella neroverde sarà una parentesi temporanea. “Vorrei tornare in una grande squadra: sono ambizioso, ma non so quanto tempo mi ci vorrà. Spero di andarci al più presto ma non faccio viaggi mentali, penso solo al presente e a spingere in ogni allenamento”.