Contro il Ludogorets, quando ha giocato da trequartista, il danese è stato il giocatore che ha tirato di più verso la porta. E quello che ha fatto più passaggi nella metà campo avversaria. Ora tocca a Conte trovare un equilibrio per permettergli di esprimersi per quello che è…
Le cifre confermano l’impressione visiva, ieri sera a Razgrad, in Bulgaria, contro il Ludogorets nell’andata dei sedicesimi di Europa League, Christian Eriksen è stato l’interista più pericoloso. Questo però è successo nel secondo tempo, quando Antonio Conte ha concesso al danese maggior libertà di movimento e di attacco. Nel momento in cui l’Inter ha alzato il baricentro e l’ex Tottenham si è avvicinato alla porta, la pericolosità dei nerazzurri è cresciuta in maniera esponenziale. È stata anche e soprattutto una questione di ruolo. Nei primi 45 minuti Eriksen ha agito da mezzala sinistra pura, nella ripresa è avanzato di una ventina di metri e poi, quando Conte è passato al 4-3-1-2, è diventato ufficialmente il trequartista della squadra e si è mosso a ridosso della linea dei 16 metri, dove ha fatto valere le sue doti migliori, il tiro in primis.