L’allenatore del Lione presenta a Sky Sport la gara degli ottavi di Champions contro i bianconeri: “È una missione quasi impossibile, i bianconeri sono nettamente favoriti per il passaggio del turno. Ma nel calcio non sempre vincono i più forti”. Poi un pensiero sulla Roma e non solo: “Rimane nel mio cuore, così come l’Italia. In futuro vedo De Rossi allenatore giallorosso: ha tutto per farlo. E Totti meritava un altro trattamento”
Ancora l’Italia nel destino di Rudi Garcia. L’ex allenatore della Roma, oggi guida tecnica del Lione, affronterà la Juventus negli ottavi di finale di Champions League. Scoglio bianconero nel cammino europeo per la squadra francese, che si prepara (mercoledì 26 febbraio alle ore 20.45 al Parc Olympique Lyonnais) a sfidare Cristiano Ronaldo e compagni nella gara d’andata. Un doppio confronto che l’allenatore francese presenta così nell’intervista esclusiva a Sky Sport.
Quella contro la Juve è definita da molti una missione impossibile per il tuo Lione
Hanno quasi ragione, ma è il quasi che può fare la differenza. La Juve è strafavorita, sono una grande squadra che ho conosciuto da vicino in Italia: quando sono arrivato io avevano già vinto due scudetti consecutivi, poi ne hanno conquistati altri sei. La Juve è una grande squadra con grandi giocatori, ancora di più dopo l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, un calciatore mondiale. Non sempre però nel calcio vince il migliore. Sappiamo che loro sono strafavoriti, ma vogliamo fare l’exploit. Vogliamo uscire a testa alta da queste due partite contro la Juve.
Da questo punto di vista, l’Atalanta può essere un esempio per voi?
Certo, ho visto il risultato dell’andata contro il Valencia e hanno ottenuto buone chance per qualificarsi ai quarti. L’Atalanta, così come il Borussia Dortmund che ha sconfitto il Psg e l’Atletico Madrid che ha battuto il Liverpool: sono tutti esempi da seguire.
Fra Higuain e Dybala chi terresti fuori?
Vedo che gioca uno o gioca l’altro. Vediamo se non gioca nessuno dei due contro di noi, ma sono tutti giocatori forti ovviamente. Ho avuto la possibilità di vederli da molto vicino quando ero in Italia e sono due giocatori fantastici. Per questo non c’è un piano anti Ronaldo, anti Dybala o Higuain da fare. Noi dobbiamo risolvere le cose in modo collettivo, non lasciare fare alla Juve il gioco che vuole fare e soprattutto esistere quando avremo la palla. Se difendi soltanto hai già perso e sei già eliminato.
Alleneresti mai la Juventus?
Per il momento sono a Lione. Il mio modo di fare non è mai cambiato. Quando sono in un club lavoro sempre come se fosse il mio ultimo club. Il problema nel calcio è che anche se tu, allenatore, vuoi una cosa del genere, a volte i presidenti o le società vedono le cose in un altro modo. Ho grandi ricordi del mio passaggio alla Roma, ho scoperto il vostro Paese, un grande calcio, l’amore. Per me l’Italia e la Roma sono nel mio cuore ed è normale che sia così. Ma oggi sono al Lione e sto benissimo.
In un futuro ipotetico?
Speriamo di vincere trofei qua. È il mio obiettivo perché è da troppo tempo che il Lione non vince dei trofei.
A proposito di presidente, è una sorta di rivoluzione per te avere un presidente così presente, così vicino alla squadra anche fisicamente. Ad esempio a Roma succedeva esattamente il contrario
Sì certo, non solo a Roma. Io conoscevo il presidente da fuori ovviamente. Chapeau per il club che ha costruito. Adesso che lo conosco personalmente posso dire che è una persona speciale, brillante, intelligente e soprattutto difende sempre il suo club. Mi dà un conforto veramente enorme. Io non ho più bisogno di scendere con il mio scudo e la mia spada per difendere il mio club, lo fa lui. Io mi posso concentrare sul campo e sul gioco. E questo per un allenatore è veramente una cosa bellissima.
Cosa pensi di Daniele De Rossi?
De Rossi sarà sicuramente un allenatore di grande livello. Non era solo un giocatore che sapeva fare tutto in modo incredibile, tecnicamente, tatticamente e fisicamente. Era un giocatore come ne ho visti pochi. Era anche un leader sul campo, uno che capisce molto di tattica. Un centrocampista che equilibrava la squadra. Sicuramente sarà un allenatore di qualità, onesto, che sa motivare la squadra. Sul piano mentale sarà sicuramente forte. Ha tutto per farlo
Lo vedi in futuro allenatore della Roma?
Sì, perché no? Per il momento hanno Fonseca che un allenatore di qualità. Credo che a Daniele serva fare i suoi step per imparare il mestiere.
Qual è il tuo pensiero su Totti?
Ho vissuto malissimo la sua partenza. Quando hai un giocatore di un tale livello devi fare tutto per farlo uscire dalla porta principale. Non so che è successo nel club, ma si meritava un’uscita con più trasparenza e all’altezza della sua incredibile carriera.
Un sogno potrebbe essere un giorno una finale Lione-Roma?
Sarebbe fantastico. Dov’è la carta che la firmo subito?
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml