Il bosniaco sfuggito alla guerra si divide tra campo e microfono. Gigio, domani nuovi test: c’è ottimismo
Per non essere un giocatore di movimento, Asmir Begovic vanta un passo che nemmeno a Milan Lab sarebbero capaci di spiegare: ai tempi dello Stoke City gli erano bastati 13 secondi per fulminare con un destro al volo da 95 metri il collega Boruc del Southampton ed entrare nel Guinness dei primati; sabato a Firenze ha impiegato 37 secondi per bagnare l’esordio – al Milan e in Serie A – con la prima parata, una deviazione su un colpo di testa di Chiesa.