LIVERPOOL – Lo scorso 7 maggio ad Anfield Road si giocava la semifinale di ritorno di Champions League, il Liverpool sconfitto 3-0 al Camp Nou nella gara di andata era chiamato a una rimonta praticamente impossibile. I ragazzi di Jurgen Klopp, però, sono riusciti a compiere l’impresa, annichilendo i catalani con che ha scritto una nuova pagina di storia del massimo torneo continentale e avviato i Reds verso il loro sesto titolo nella competizione. Una partita perfetta, quella del Liverpool, con i giocatori che hanno dato tutto quello che avevano in corpo, forse anche di più. Uno spirito che in alcune occasioni ha portato pure a esagerare un po’ troppo con la furia agonistica, come nel caso che ha visto coinvolti Andrew Robertson e .
Robertson chiede scusa a Messi
Dopo un duro ma corretto contrasto di gioco, la Pulce era rimasta a terra e il calciatore dei Reds lo ha spintonato in modo antisportivo sulla testa nel tornare indietro. A distanza di mesi Andrew Robertson ha spiegato di non andare orgoglioso di quel gesto ai microfoni del Daily Mail: “Ricordo quel momento con vergogna, non mi piace rivederlo. Non ho nient’altro che rispetto per Messi e per il Barcellona, ??ma quel giorno dovevamo superare il turno e se quel gesto fosse servito a deconcentrare il migliore del mondo… Ma mi dispiace, non sono fatto così come persona, non è la mia personalità e forse sono andato oltre“.