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Commisso punta in alto: “Non sono venuto in Italia per vedere vincere gli altri”

“Quanto a bellezza, non credo ci sia una città al mondo come Firenze”. Così esordisce Rocco Commisso nella sua lunga intervista a Dazn, disponibile da oggi sulla piattaforma di streaming. Il problema – spiega il presidente della Fiorentina, è che questa bellezza e ricchezza non permette di costruire uno stadio in centro.

“Rocco Commisso – La mia storia” è il lungo racconto del primo tifoso viola, che ripercorre in undici minuti e mezzo la sua vita fin dalla gioventù di Marina di Gioiosa Ionica, dal viaggio sulla “Cristoforo Colombo” da Napoli a New York, alle curiosità sulla vita in America, per poi passare al ritorno in Italia. “Consigli per diventare un businessman? Fortuna, fortuna, fortuna!”

“Sono venuto ad imparare, l’ho detto da subito: ho preso Pradè, confermato Montella, abbiamo lavorato ma poi Ribery ha preso tre giornate e siamo andati in crisi. Abbiamo dovuto cambiare allenatore… Io abbraccio tutti, basta che poi facciano bene!”

Commisso sostiene che bisogna essere più duri, non permettere che succeda ciò che è successo a Pezzella e Ribery (gli infortuni, ndr).

“Adesso lo stadio, ma non sono venuto qua per guardare gli altri che vincono mentre io perdo. Chiesa? Non si sa, ho mantenuto la mia promessa di non farlo partire a giugno, ma poi non ho ricevuto richieste. Ho preso me stesso, ma adesso non posso giocare…”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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