TORINO – “Dybala a gara in corso? Era una considerazione che abbiamo fatto ieri con lo staff. Partire con Cuadrado alto, ci lasciava in panchina sia Paulo che Douglas Costa. Ci avrebbe quindi tolto un’importante soluzione offensiva, senza dimenticare Bernardeschi che sta tornando in buona condizione“. Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri commenta ai microfoni di Sky Sport il successo per 2-0 contro l’Inter: “È una vittoria importante, ma ne mancano 13, quindi il percorso è ancora lunga. Stasera abbiamo avuto energia, rispetto all’ultima uscita dove sembravamo appiattiti. Ho scelto giocatori che a livello di energie mentali e nervose, più che fisica, mi sembravano pronti, magari tra 15 giorni le cose cambieranno. Ramsey? Anche lui dice di trovarsi meglio mezz’ala perché ha bisogno di vedere il campo, mentre da trequartista è troppo spalle alla porta. C’è da dire che è in una condizione diversa rispetto a qualche mese fa quando giocava in quella posizione”.
Juve, Sarri: “Inter mai pericolosa”
Prosegue Maurizio Sarri: “L’errore di De Sciglio? Lo scuso, era in campo da dieci secondi e non aveva fatto neanche il riscaldamento. Higuain ha fatto una partita straordinaria, si è sacrificato molto per la squadra, giocando lontano dalla porta e rincorrendo Brozovic. Dybala poi cambia le partite. Lo stavo per mettere un minuto prima dell’1-0, poi ho deciso di metterlo lo stesso perché sapevo che poteva essere l’uomo giusto per chiuderla. L’Inter nel primo tempo ci ha aggrediti alti e penso che abbiano speso molte energie. Noi poi dopo il vantaggio siamo andati in fiducia, penso che loro abbiano avuto l’effetto inverso. Ciò che mi rende felice oggi è che abbiamo concesso zero ad una squadra forte come l’Inter. Stop ai campionati? È difficile dire qualcosa. Io ho paura dei tuttologi, che parlano di sei argomenti diversi contemporaneamente. Io posso parlare solo di calcio, la mia conoscenza è troppo limitata per dire cosa sarebbe giusto fare e se sarà giusto togliere due ore di svago alle persone rinchiuse a casa o se far invece rischiare qualcosa agli addetti ai lavori. Ho visto paura nei calciatori? Non lo so, non ho conoscenze adeguate in merito. Noi andiamo in giro per giocare a calcio, quindi non si ha la percezione del rischio. Quanto sia davvero elevato non lo so“.