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Il Velodrome, i fari spenti e il “via tutti” di Galliani: Milan, 29 anni fa la buia notte di Marsiglia

Milan, la buia notte di Marsiglia di 29 anni fa

MILANO – Il Milan di Silvio Berlusconi, in modo particolare quello degli anni novanta, viene annoverato tra le squadre più forti della storia del calcio. Ci furono, però, tra le tante serata gloriose, anche notti buie: tra queste non si può non ricordare quella letteralmente oscura di Marsiglia.

Era il 20 marzo 1991, quarti di finale di Coppa dei Campioni. Al “Velodrome” di Marsiglia il Milan parte in svantaggio sui padroni di casa, a causa dell’1 a 1 maturato all’andata a San Siro; la partita non si sblocca fino al 75′, quando l’inglese Chris Waddle supera Sebastiano Rossi e sblocca l’incontro, portando il Milan, proveniente da due trionfi consecutivi in Coppa dei Campioni, alla clamorosa eliminazione.

A pochi minuti dal termine, però, l’arbitro, lo svedese Bo Karlsson, è costretto a sospendere l’incontro a causa del malfunzionamento dell’impianto di illuminazione dello stadio, che causa lo spegnimento di diversi riflettori. Dopo 20 minuti d’attesa l’arbitro ordina di rientrare in campo e giocare gli ultimi minuti, ma l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, sceso in campo, ordina ai suoi giocatori di uscire e abbandonare la partita. La mossa non risulterà vincente: il Milan bi-campione d’Europa verrà eliminato da quella Coppa dei Campioni e escluso dalla competizione della stagione successiva. 

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Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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