Scontro diretto nell’ultima giornata a San Siro: vittoria dei nerazzurri sulla Juve e titolo. E poi le imprese del Grande Torino fino alla Roma beffata dal “suo” Pruzzo
Il campionato che finisce d’estate, sotto il sole giaguaro e quando tutti i calciatori sognano di essere già sotto l’ombrellone a rilassarsi dalle fatiche, è un’anomalia, ma non una novità. Altre volte accadde, da quando la Serie A è a girone unico (cioè dal 1929-30), e dalle pieghe del passato, nascosti tra le ombre della memoria, spuntano episodi che, a volerli leggere con lungimiranza, potrebbero rappresentare autostrade per il prossimo futuro. Non è mica una tragedia se la stagione si conclude nell’afa di giugno o di luglio: Peppìn Meazza ci vinse il primo scudetto con quel clima da spiaggia; Guglielmo Gabetto ne soffiò uno alla Juventus; i Vigili del Fuoco di La Spezia si regalarono il lusso di battere il Grande Torino, mentre gli aerei tedeschi bombardavano Milano.