Avete mai sentito parlare della Grasshoppers Cup? Antenata della Coppa Campioni, se ne svolse un’unica edizione dal 1952 al 1957
Anni Cinquanta. Anni di ripartenza e di ricostruzione da macerie vere, fisiche e non solo morali, lasciate in eredità dal decennio precedente. Com’è noto, lo sport fece la sua parte, una parte molto generosa e decisiva dal punto di vista emotivo: poche cose migliorano l’umore collettivo come un gioco o un passatempo praticato e seguito con passione, anche se evidentemente molto futile rispetto ai problemi circostanti. Con il passare degli anni il calcio europeo migliorò in salute e in economia e aumentò anche la facilità nei trasporti e negli spostamenti. Così qualcuno pensò di rimettere finalmente in moto la macchina lasciata a prendere polvere per troppo tempo, in modo da accelerare anche il ritorno alla cosiddetta “normalità”.