TORINO – “Non aprite il Camp Nou prima del prossimo autunno” sono le parole di Oriol Mijà, ricercatore presso l’ospedale Can Ruti di Badalona, in Catalogna, e infettivologo spagnolo in prima linea in queste ore nella lotta di Madrid contro il . Mijà, intervistato dalla Radio Rac1 (Barcellona), ha insistito sul mantenimento di “misure di distanza sociale”, perchè come sottolineano molti esperti finchè non si troverà un vaccino o cure mediche certificate la priorità è evitare la ripartenza della pandemia. Secondo il ragionamento dell’infettivologo, lo stadio simbolo del , con i suo 100 mila posti, è una potenziale polveriera di contagi. E rischia di rimanere chiuso, anche con 22 giocatori in campo, a lungo.
Coronavirus, ansia in Liga: “Camp Nou chiuso fino ad autunno”
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