Quando la Dea segna, una volta su 4 c’è la firma di un esterno. E il tedesco è pronto a battere il record del terzino oggi al Milan
Il lavoro di Gian Piero Gasperini con l’Atalanta è come un grande cerchio che ciclicamente torna a chiudersi: prende forme diverse, ma principi e dinamiche restano riconoscibili come etichette. Il contributo degli esterni è da sempre un marchio di fabbrica dell’azienda Gasp: che aprì nell’estate 2016 brevettando l’alchimia Conti-Spinazzola, un binomio grandi numeri che prima dello stop si stava rimaterializzando nell’exploit di Gosens, accompagnato a turno da Castagne e più spesso Hateboer.