TORINO – Squadra che vince non si cambia: buon vecchio adagio del calcio che in taluni casi pare resistere. Più che inteso col “di partita in partita”, però, il non si cambia a certi livelli pare valere più per il “di stagione in stagione”. Visto che i top club sono impegnati in svariati tour de force per via delle tante competizioni cui partecipano, e dunque al turnover si aggrappano come ad una necessità più che come ad una scelta. Ma, di contro, i suddetti top club una volta raggiunti certi livelli di alta qualità fanno fatica a rinforzarsi ulteriormente e con mercati troppo aggressivi rischierebbero di cambiare tanto per cambiare indebolendosi.
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Juve che vince non si cambia: appena 72 giocatori in 5 anni
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