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Diaconale, nuova replica a Cellino: “Il Brescia non resterà in Serie A”

TORINO – “Cellino ha fatto un’intervista in cui ha sparato a zero con dichiarazioni che stupiscono per tono sprezzante, modo, e per la minaccia di non far giocare la sua squadra e l’aggressione a Lotito. Rispetto alla sua battuta sull’asino, lui oltre che ragliare, si è messo anche a scalciare e difficilmente la sua squadra resterà in A“. Dai microfoni di Radio Punto Nuovo il portavoce della Lazio replica così alle che, intervistato dal ‘Giornale di Brescia’, aveva detto, riferendosi a Claudio Lotito, che “io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato, e raglio d’asino non giunge in Paradiso“. Non so che intenzioni abbia Cellino – ha detto ancora Diaconale – forse non fa partecipare la squadra alle competizioni, non capisco. O meglio, si capisce perfettamente il suo obiettivo, ma non credo sia la strada migliore per conseguirlo. Il presidente del Coni Giovanni Malagò? La preoccupazione per la salute la poniamo tutti al primo posto, ma garantirla può essere fatto con accorgimenti adeguati. Se il luogo di lavoro è stato sanificato, esattamente come gli spogliatoi, se i giocatori sono sotto controllo perenne, quindi si riducono al massimo i pericoli, non vedo perché non si potrà tornare a giocare, e non capisco chi vuole impedire qualsiasi tipo di contatto“.

Lazio, da Diaconale nuova replica a Cellino

Stiamo chiusi in casa, ma a un certo punto bisognerà anche riprendere – ha aggiunto Diaconale –. Non parlo solo di calcio, ma anche di una ripresa alla vita normale, se facciamo saltare in aria l’economia del Paese rischiamo veramente tanto. Oltre ad avere creato un clima che, da liberale, soffro molto. Il problema vero è che se non si trova una cura capace di contenere questa pandemia, ce la porteremo avanti per anni, nel frattempo avremmo rinunciato ad un modello di vita che per noi è stato il modello che ci ha fatto conseguire risultati incredibili. Il basket ha detto stop? Il motore principale dello sport nazionale è dato dal calcio. Spadafora-Malagò? Gli abbracci politici sono imperscrutabili. Il Coni dipende dal Governo, quindi hanno necessità di essere governativi“. 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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