TORINO – Oggi, al massimo domani la Juventus diramerà le convocazioni ai suoi giocatori. Ovvero, solo dopo la riunione della Lega e il successivo parere del Governo, che stabilirà la data nella quale poter riprendere gli allenamenti. Questo perché la data del 4 maggio non è più così sicura e traballa sotto le spallate di chi non vuole giocare o vuole aspettare una situazione ancora più sotto controllo. E’ spuntata anche l’ipotesi di spostare tutto di una o due settimane. Ecco perché la Juventus aspetta, non vuole convocare a Torino giocatori che poi dovrebbero aspettare, chiusi in casa, altre due settimane prima di allenarsi. Ronaldo, quindi, aspetta: anche se a Madeira la situazione inizia a farsi critica per l’esplosione di un focolaio di Covid-19 a Camera do Lobos. Ieri, per esempio, non è andato ad allenarsi al campo del Nacional come faceva nei giorni scorsi, ma ha lavorato a casa, postando una foto in cyclette. Se la ripresa fosse il 4 tornerà entro il fine settimana, altrimenti restebbe una decina di giorni a Madeira. Quando avrà certezze, dunque, la Juventus farà sapere ai giocatori che sono rimasti in Italia e, soprattutto, a quelli che sono andati all’estero la data per la quale dovranno trovarsi alla Continassa per iniziare a sottoporsi al rigido e complesso protocollo per la ripresa.
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Juve, l’agenda per la ripresa: iniziano i ritorni, Ronaldo aspetta. Sarri ha due piani
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