Il presidente dell’Aia: “Serve cautela, sarà la pandemia a dettarci i tempi. Potremmo mandare a dirigere chi abita vicino alle città dove si gioca”
“Di arbitri in queste settimane non ha parlato quasi nessuno. Ma se ci saranno le condizioni per ripartire saremo pronti. Abbiamo fatto le cose per bene, senza aver avuto il bisogno di sbraitare o straparlare sui giornali o nelle riunioni istituzionali dove in qualche caso sembravamo non esistere… Mentre una cosa dovrebbe essere chiara a tutti: senza l’arbitro non si gioca”.