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I medici dei club di A: “Vogliamo tutti finire il campionato”

“Nei giorni scorsi i Responsabili Sanitari dei club di Serie A hanno ricevuto il protocollo organizzativo e di screening proposto dalla Commissione Medico Scientifica della Figc. I Medici, con spirito propositivo, hanno elaborato e proposto delle osservazioni al fine di coniugare sicurezza ed applicabilità, inviandole all’attenzione della Commissione e della Lega Calcio Serie A attraverso l’allora coordinatore Dott.Tavana”. Con una dichiarazione all’ANSA i 20 responsabili medici di Serie A puntualizzano la loro posizione: “I medici ci tengono ora a chiarire – conclude la nota – che tali documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati e sperano che vengano unicamente utilizzati a tale scopo”. “In sostanza – spiega uno dei medici dei club di Serie A – nessuno di noi è contrario a finire il campionato, non c’è alcuna preclusione, anzi. Siamo tutti perché il torneo venga concluso. Il problema è quando, perché va fatto in sicurezza. Noi siamo convinti che questa sicurezza si possa ragionevolmente raggiungere, e la questione decisiva dunque è la variabile tempo”.

Il comunicato della Roma

La Roma, attraverso il proprio medico, il dottor Andrea Causarano, “Non ha mai espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamenti in vista della ripartenza del campionato di Serie A”. Questa la posizione del club giallorosso e del suo responsabile sanitario in merito a una lettera inviata dai medici sportivi di 17 club su 20 di Serie A alla commissione tecnico-scientifica della Federcalcio guidata dal professor Zeppilli. “Di conseguenza, in relazione alla divulgazione di quesiti riservati circa il protocollo federale oggetto di confronto con gli altri medici sportivi e con la Commissione Scientifica Federale – precisa Causarano all’ANSA -, i rilievi posti non erano in alcun modo volti alla contestazione del protocollo ma alla sua ottimizzazione e al suo efficientamento”. La Roma, sottolinea quindi il medico sociale, “in questa settimane ha già lavorato con le strutture sanitarie competenti per attivare tutti i protocolli necessari per la salvaguardia della salute degli atleti: l’auspicio è che tutti affrontino i problemi per trovarne le soluzioni e non per strumentalizzarli”.

Figc: “Tema già affrontato”

Gran parte delle segnalazioni pervenute la scorsa settimana alla Commissione medico scientifica della Federcalcio da 17 medici dei club di Serie A riguardanti il protocollo per la ripresa degli allenamenti sono state già recepite dal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli e sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per un’analisi approfondita e in via di miglioramento. È questa la posizione della Figc, secondo quanto apprende l’ANSA, riguardo alla lettera inviata lo scorso 19 aprile, il giorno delle dimissioni di Rodolfo Tavana (responsabile sanitario del Torino) dalla Commissione, dai 17 medici sociali dei club al prof. Zeppilli. Lo stesso Zeppilli la mattina del giorno successivo ha risposto proprio a Tavana in merito alle segnalazioni pervenute, alcune delle quali estremamente articolate e altre in grado di offrire suggerimenti utili e facili da recepire, evidenziando il fatto che sarebbero state portate all’attenzione di tutti, inclusi i Ministri competenti e i loro esperti, e laddove condivise, sarebbero andate ad arricchire le eventuali linee guida definitive. Da via Allegri, insomma, si fa notare che la questione è stata già affrontata e discussa con spirito di collaborazione e si teme quindi una strumentalizzazione della situazione. Anche perché, oltre al dato temporale, si ricorda che i documenti che alcuni dei medici di Serie A definiscono “protocollo” in realtà sono “Indicazioni suscettibili di modifiche e aggiornamenti” sulla base anche di eventuali suggerimenti dei Ministri stessi e dei loro consulenti. Riguardo poi all’opzione “Gruppo chiuso per la ripresa degli allenamenti”, tra aspetti negativi e positivi ampiamente discussi, si evidenzia il fatto che era stata ritenuta all’unanimità dalla Commissione medico scientifica come la scelta che dava più garanzie per la tutela della salute nel contesto storico attuale e dei prossimi giorni/settimane. E questo perché, ad oggi, il rischio zero non esiste e anche, per onestà intellettuale, che non si sa quando e se esisterà davvero. Infine, in seguito alle dimissioni di Tavana, la Figc resta adesso in attesa del nuovo referente medico della Lega di Serie A all’interno della Commissione.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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