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Toro, sarà difesa do Brasil

TORINO – Sono nati a poco più di dieci giorni di distanza: Lyanco il 1° febbraio, Bremer il 18 marzo del 1997. Il centrale di origini serbe a Vitoria, stato di Espirito Santo; l’ex Atletico Mineiro a Itapitanga, Bahia, entrambe affacciate sull’Atlantico. Lyanco è arrivato in granata un anno prima, anzi un anno e mezzo visto che, pur non potendo disputare partite ufficiali, la colonna difensiva del Brasile Under 23 ha iniziato ad allenarsi e studiare il calcio italiano con Sinisa Mihajlovic a inizio 2017, per poi inaugurare il test vero e proprio in coda all’estate. Lyanco avvia il suo libro del Toro un giorno prima che cominci l’autunno del 2017: è il 20 settembre, i granata vanno a vincere a Udine per 3-2. Segue la titolarità nel derby (4-0 secco per la Juve, ma il sudamericano è tra i migliori) e pure la chance dall’inizio in casa contro il Verona, in quel 2-2 famoso per l’errore del Var sul gol di Kean. Dopodiché di Lyanco si sono perse per lungo tempo le tracce: una serie infinita di infortuni, poi culminati nell’operazione al piede, che lo hanno tenuto fuori dai giochi per tutta la stagione (eccezion fatta per due gare di Coppa Italia, 29 novembre e 20 dicembre contro Carpi e Roma, e mezza partita contro la Spal in A, il 23 dicembre).

Nel 2018-19 torna in campo, il 29 dicembre contro la Lazio: tempo altre due partite e va in prestito a Bologna, dove ritrova Mihajlovic e finalmente gioca con continuità. E si arriva a questa stagione: prima deve affrontare un guaio muscolare, poi un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Ora finalmente, e fintanto che poteva testarne l’evoluzione in allenamento, Longo lo giudicava uno tra i più dediti, deciso a rimanere mezz’ora in più che cinque minuti in meno, sul prato del Filadelfia. E pure i test ai quali si era sottoposto con l’avvento del tecnico subentrato a Mazzarri, ne restituivano la fotografia di un atleta in ottime condizioni. A conti fatti Lyanco, nel Toro, conta 21 presenze (19 in A, due in Coppa Italia).

Mentre quelle di Bremer, che pure l’ha raggiunto un anno più tardi, sono già 29: poche quelle al primo assaggio di Serie A, 7 in totale, ben 22 prima che lo stop fermasse l’attuale stagione. Si è giocato i preliminari in Europa (tutte e sei le gare), quindi ha messo assieme quattordici presenze in A (con gol da tre punti a Genova; allegate due prove in Coppa Italia con doppietta al Milan).


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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