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Troppe incognite: alla Serie A serve una seconda via d’uscita

I tempi per l’eventuale ripresa si accorciano: se non si potesse ricominciare ci sono almeno tre diversi aspetti da chiarire

Tra speranza di far ripartire il Paese, timori per un aumento dei contagi, incertezza su un futuro che neanche gli scienziati riescono a prevedere e molta confusione su chi può fare cosa e come. La conferenza del premier Conte “sulla fase 2” lascia gli italiani con una data cerchiata sul calendario “4 maggio” quando si potrà di nuovo uscire, ma fa emergere tutte le incertezze di un governo spinto da esigenze economiche e sociali, ma anche frenato dai pericoli sanitari. Concessioni e divieti vanno a braccetto in questa prima riapertura. Nel quadro si inserisce lo sport: ammesso dal 4 maggio a livello individuale e ancora fermo a livello collettivo. La ripresa del calcio con gli allenamenti delle squadre nei centri sportivi subisce quindi un altro rinvio di due settimane: 18 maggio.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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