Tony Giammarinaro, che prese la 10 granata dopo la tragedia, ricorda: “Dovevo essere con gli Invincibili a Lisbona, ma andai a Roma e mi salvai. Era una squadra di gente perbene”
“Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola”. E tutte le domeniche al Filadelfia era sempre festa quando giocava il Grande Torino. La squadra del quinquennio granata, capace di vincere senza storia cinque scudetti di fila tra il ’42 e il ’49 (nel ’44 e nel ’45 la Serie A fu ferma per la Seconda guerra mondiale), venne vinta “solo dal fato”.