ROMA – “Alle richieste che Tardelli ha mandato all’Aic abbiamo risposto. So che ha mandato una lettera ai rappresentanti delle squadre ma non ha chiesto queste cose direttamente a me o all’Aic. Non capisco come si muova, basta chiedere a noi. Tempo fa ci aveva richiesto di vedere alcune cose e gli avevamo risposto a quello che potevamo, considerando che altre cose per ragioni di privacy non possono essere divulgate. Ma delle richieste che ha fatto ai calciatori a noi non ne ha fatto menzione“. Risponde così il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, all’Adnkronos, sulla dura lettera che Marco Tardelli ha inviato ai calciatori di Serie A, B e C esponendo i suoi dubbi sulla gestione del sindacato calciatori e delle sue società.
“I bilanci sono pubblici, non abbiamo nessun problema, lunedì dobbiamo fare l’approvazione dei bilanci del 2019 e se vuole anche quelli non c’è problema. Certo che se queste domande le fa ai rappresentanti di squadra, vuol dire che non vuole le risposte, ma vuole solo fare casino“, aggiunge Tommasi. “Se vuole le risposte, le chiede a me, all’Associazione e al Consiglio. Come tutti gli associati in Assemblea, dove si dovrà approvare il bilancio 2019, sarà la sede dove chiedere tutto. Se avesse partecipato alle attività dell’associazione negli ultimi 8 anni avrebbe già le risposte, sono tutti meccanismi che abbiamo spiegato ogni anno. Ma lui chiede ai rappresentanti di squadra, anzi più che chiedere insinua dubbi. Noi abbiamo risposto a quello che potevamo rispondere, se aveva bisogno di altro lo chiedeva a me“.
“Il fratello di Umberto Calcagno nell’ufficio legale dell’Aic? Non so quanti calciatori si rivolgono ad Alessandro Calcagno, ma perché è competente, se fosse perché è il fratello sicuramente non sarebbe così tranquillamente evidenziato da noi“, sottolinea il numero uno dell’Aic. “Se vogliono le risposte non le chiedono ai calciatori ma a chi può darle le risposte, se alcune non si possono dare è per motivi di privacy e di riservatezza“. Infine sulla possibile date delle elezioni bisognerà ancora attendere. “Elezioni? Noi abbiamo i 60 giorni da statuto per convocarle. Ad oggi non sono convocate. Lo saranno alla prima data utile“, conclude Tommasi.