BARCELLONA (Spagna) – Nella prossima sessione di calciomercato il dovrà prendere in considerazione tante variabili, le sue mosse saranno controllate ancora più di prima. resta però una priorità. Fonti interne al club, spiega il portale spagnolo As, presumono infatti che i conti saranno controllati dallo Stato a causa dell’ERTE (Expediente de Regulación Temporal de Empleo), il licenziamento temporaneo di alcuni dipendenti che è stato stabilito per via della crisi economica generata dalla pandemia.
Il Barcellona non molla Lautaro
Allo stesso tempo ritengono che questo non costituirà un ostacolo per affrontare il calciomercato estivo, in vista del quale l’attaccante argentino resta l’obiettivo principale. La clausola rescissoria di 111 milioni di euro dell’attaccante dell’Inter è alta, il club blaugrana non vuole pagare più di 60 milioni e per questo vuole inserire un paio di contropartite tecniche tra (scrive Sport.es) Umtiti, Júnior Firpo, Semedo, Arturo Vidal, Rafinha e Todibo. La trattativa è complicata, ma non impossibile. Di sicuro, assicurano in Catalogna, non sarà condizionata dai controlli del fisco.
Nuovi controlli del fisco
L‘ERTE, spiegano a Barcellona, è stato applicato ad altre aree del club, non alla prima squadra, dove c’è stato “un accordo di adeguamento salariale, esattamente come accaduto al Real Madrid. In ogni caso resteremo vigili, non preoccupati“. Le fonti della società catalana aggiungono infatti che l’Hacienda (il fisco spagnolo) abbia già un ufficio all’interno del club e che a causa della presentazione di questa forma di licenziamento temporaneo è molto probabile che siano intensificati i controlli. Nulla di sorprendente, perché “ogni anno abbiamo un’ispezione“, tanto che nell’edificio degli uffici “c’è una sala riunioni e di lavoro con una capacità di sei persone che non viene più utilizzata, la lasciamo libera tutto l’anno per gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate“.