TORINO – A una settimana dal compimento del primo anno bianconero, Maurizio Sarri ricomincerà da capo. «Bisognerà partire dai giocatori capaci di fare la differenza, i talentuosi», spiegava il 20 giugno 2019 alla sua presentazione da nuovo allenatore della Juventus, precisando: «Cristiano Ronaldo, prima di tutti. Dybala è un talentuoso. Douglas Costa è un potenziale top player forse non ancora pienamente espresso». Il 13 giugno 2020, se in quella data la Serie A riprenderà, saranno quasi certamente quei tre giocatori a comporre l’attacco bianconero a Bologna.
CERTEZZE – Per fortuna, però, Sarri non dovrà davvero ricominciare da capo. Per quanto tormentato da fattori esterni, la polmonite che lo ha bloccato al rientro dalla tournée asiatica a inizio stagione e poi la pandemia di Covid-19, il suo lavoro è andato avanti e la sua Juventus ha preso progressivamente forma. Alla ripresa, che sta già preparando nel migliore dei modi sfruttando l’alto livello delle strutture bianconere, il tecnico potrà ripartire con delle certezze.
La prima sono i tre uomini citati. Dybala ha vinto il duello per il posto di centravanti con Higuain nel presente e soprattutto nel futuro, ma il Pipita sarà prezioso se riuscirà a focalizzarsi al meglio solo sul campo. Campo dove potrebbe tornare anche in anticipo grazie a un tampone che provasse la sua negatività, permettendogli di interrompere la quarantena. Su Douglas Costa Sarri confida moltissimo per il finale di stagione («Se riusciamo a fargli trovare due mesi di grande condizione può farci la differenza», aveva detto poco prima dell’interruzione) mentre di Ronaldo sarebbe quasi superfluo parlare: stava macinando record prima dello stop e durante la sosta forzata si è allenato con il solito perfezionismo, con tanto di campo e portiere a propria disposizione a Madeira, per ricominciare appena possibile. Connessa a loro tre è la certezza riguardante l’assetto, il 4-3-3 di inizio stagione accantonato in alcune fasi (soprattutto con Douglas Costa indisponibile) a vantaggio di un 4-3-1-2 che aveva convinto inizialmente, ma che Sarri ha poi abbandonato perché nessuno riusciva a esprimersi al meglio da trequartista.