BENEVENTO – “Non solo nel calcio, ma nella vita generale, la Germania è più avanti. Anche con il Coronavirus, si sono attrezzati subito, noi abbiamo fatto fatica ed ha portato rallentamenti anche nel calcio. Sono molto avanti, perciò hanno ricominciato in tutta sicurezza”. Luca Caldirola del Benevento, ha parlato così ai microfoni di Radio Punto Nuovo, confrontando la situazione italiana a quella della Germania, dove il difensore ha vissuto ai tempi delle esperienze con Werder Brema e Darmstadt: “La situazione è particolare, in Germania alcuni enti si sono presi la responsabilità di partire, in Italia non si è fatto. Bisogna andare avanti, un nuovo stop diventerebbe ancora più problematico per lo sport. Se si ricominciasse, i medici e chi si occupa dei rischi, lo faranno in maniera meticolosa. Ovviamente il rischio zero non c’è: anche al bar o al ristorante puoi contagiarti. Il Benevento? La meritocrazia funzionerà e la prossima stagione saremo in Serie A. Per mandarci in ritiro le società hanno affrontato costi. Siamo professionisti, non stiamo in giro tutto il giorno. Non c’è rischio di contagio tra campo e famiglia. Stipendi? Va fatto uno sforzo in questo momento di difficoltà: le scoietà hanno delle perdite, penso che si debba aiutare, le società troveranno un accordo con i calciatori. Paura? Personalmente non ne vedo. Dubito anche che qualcuno abbia scritto a Spadafora, ma rispetto le decisioni di chiunque. E’ la mia prima esperienza al Sud ed il calore della Campania è incredibile, spero di restare qui a lungo”.
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Benevento, Caldirola: “Paura di ripartire? Non ne ho”
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