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Torino, ora Krunic torna di moda

TORINO – La missione di Vagnati nell’impostare il mercato alla voce centrocampisti è chiara: al reparto centrale granata serve qualità. Quell’uomo, evidentemente mancato nei mesi scorsi, in grado di saltare l’uomo, fornire l’assist e portare in dote pure qualche gol. L’identikit della mezzala che il Toro non ha avuto a disposizione per una scelta tecnico-tattica di Mazzarri. L’ex allenatore avrebbe voluto, se si guarda ai piani messi in atto la scorsa estate, disegnare un reparto offensivo con Verdi e Iago Falque alle spalle di Belotti. Ritenendo in tal modo di avere sufficiente fantasia per accendere le doti da finalizzatore del Gallo, il tecnico aveva scelto una mediana più che altro muscolare, o comunque dedita più alla rottura che non alla costruzione del gioco. Peccato che Mazzarri si sia dovuto arrendere ai ripetuti infortuni dello spagnolo, finendo per rimanere vittima della sua stessa scelta. Perso Iago, e con un Verdi che non ha saputo o non è stato messo nelle condizioni di rendere per come ci si sarebbe attesi, al Toro è finito per mancare quasi totalmente il rifornimento per gli attaccanti.

Rincon ha precise caratteristiche da interditore e una circolazione di palla pulita, ma non è uomo da ultimo passaggio. Idem dicasi per Meité, in questa stagione ancora rintanato nel cantuccio da dove non è più uscito a partire dalla seconda metà della sua prima annata granata. Lukic avrebbe l’intuizione per mettere un compagno davanti alla porta, ma è quasi sempre molto scolastico. E si arriva a Baselli, colui che, seppure a intermittenza, qualche volta ha comunque saputo recapitare il pallone giusto da mettere in rete. E si torna al punto di partenza: tenuto conto del quadro, e pur con il probabile ritorno di Iago Falque al Toro dopo il prestito al Genoa, è evidente perché a questa rosa manchino un paio di centrocampisti con talenti in rifinitura.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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