in

Cagliari, Giulini: “Nainggolan? Se l’Inter lo tiene fa un affare”

Parola a Tommaso Giulini. 

Le squadre scaldano i motori in attesa di una data ufficiale per al ripartenza della Serie A. Dopo mesi di stop, anche il Cagliari torna in campo per prepararsi al meglio in vista della ripresa dei campionati. Un tema ancora scottante su cui il presidente del club sardo, Tommaso Giulini, si è espresso ai microfoni di “Tele Lombardia”.

“Le idee mutano nel tempo. Un mese fa, in piena crisi, ancora non si riusciva a percepire le tempistiche per avere le condizioni per ripartire. Ero pessimista. Poi abbiamo capito, col tempo e coi numeri, che ci sono margini per la ripartenza e a un mese da oggi, quando potremmo ripartire, speriamo la situazione continui a migliorare. Se il calcio dovesse ripartire sarebbe la cosa più giusta per i club, i tifosi e i giocatori giocatori stessi. Soprattutto per i club perché se il calcio riparte in altri paesi sarebbe complicato per noi poi competere con gli altri campionati”.

Giulini si è poi espressosi sulla ripresa dei campionati: “Data? Questo non lo so e non dipende da me, se ne parlerà il 28. Dipende dalla curva dei contagi e degli stakeholder, intanto sarebbe importante chiudere il 2 agosto per non incidere sulla prossima stagione. La data del 20 ha creato discussione tra noi, Lega e FIGC sanno che vogliamo finire prima di quella data per concedere vacanze ai giocatori per non ritrovarli massacrati all’inizio del ritiro di fine agosto/inizio settembre. Ci sono anche le coppe europee e bisogna permettere a chi le disputa di affrontarle al meglio. Pensiamo quindi a quando finire prima ancora di quando cominciare, detto questo per terminare il 2 agosto, la data che vogliamo, sarebbe meglio partire il 13 giugno”.  

Inevitabile la parentesi relativa al futuro di Nainggolan“Parliamo di un giocatore di grandissima personalità e anche l’Inter ha cercato di prendere giocatori del genere, come Godin che magari ha fatto meno bene. Radja ha grandissima personalità e farebbe comodo ai club di primissima fascia: se lo rivorrà in rosa, potrà fare solo un affare, se deciderà di non tenerlo ci saremo anche noi. Dipende tutto dall’Inter, il cartellino è loro e dovranno decidere loro cosa fare”. 

Chiosa finale sul taglio stipendi: “Abbiamo sempre detto ai ragazzi che, avendo giocato la prima partita il 1° marzo contro la Roma e non avendo fatto nulla a marzo e aprile fatta eccezione per qualche allenamento e qualche seduta in smart working, volevamo risparmiare almeno una delle due mensilità. Dopo un mese di chiacchierate lo hanno capito, dal ds al mister e tutti, abbiamo pagato marzo e hanno accettato di rinunciare ad aprile. Tutta la famiglia Cagliari ha rinunciato alla mensilità aiutando il Club che ovviamente ha riscontrato perdite. Maggio e giugno, se ripartiamo, non sono in discussione“.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

Ricordate la meteora Senderos? “Mi sono appena ritirato. Milan, attento agli allenatori-manager”

Nodo rinnovo: dal progetto al mercato, ecco che cosa si aspetta Ibra dal Milan