Centrocampista offensivo dalle grandi qualità, da baby ha giocato nel Milan degli invincibili ma non è riuscito a confermarsi: “I colpi li avevo da subito, la personalità è arrivata più tardi”
È passato qualche anno dalle sue ultime partite vere. Sta per cominciare la nuova vita da allenatore dei ragazzi a Cesena, vita che lo porterà ai ragazzi della squadra di cui un tempo ha fatto parte. Sta cenando al ristorante milanese “La Risacca” con suo padre e a un tavolo vicino c’è il “Giuan”, Giovanni Trapattoni, uno dei suoi tanti ex grandi allenatori. Si salutano e il Trap si rivolge a suo padre: “Questo ragazzo aveva grandi qualità, colpi alla Baggio e alla Platini”. A quel punto il padre, che deve aver sentito quel discorso più volte, sbotta: “E allora cosa non è andato?”. E Trap: “Dighel a lu”. Glielo chiediamo adesso noi, a lui, Christian Lantignotti, grande talento inserito nel Milan degli Invincibili di Sacchi.