NAPOLI – Il responsabile della consulta medica del Napoli, professor Vincenzo Mirone, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo dopo l’ennesimo test svolto sulla rosa campana: “Siamo arrivati al settimo tampone: ancora tutti negativi, un premio allo stile di vita sano dei calciatori, fatto di isolamento e attenzioni alle famiglie. Con la negatività ripetuta in tutti e sette i tamponi ora dobbiamo guardare al protocollo Figc considerando il grande punto dei medici sociali. Su questo c’è mal di pancia, la responsabilità penale sarebbe assurda. Magari uno dei miei calciatori ha un momento di sbandamento e si contamina in un bar – ha proseguito -, così stiamo facendo una caccia alle streghe. La circolare Inail dà troppe responsabilità. Un argomento molto italico che potrebbe creare problemi, vorrei più equilibrio“.
“Dovremo capire se il Governo, entro il 13 o 20 giugno, riuscirà a mettere tutto nero su bianco. Presto faremo ricorso ai test immunitari per capire se c’è stato un contagio in precedenza, poi si parlerà di sanificazione, viste le famose 300 persone che gireranno intorno ad una partita: la strada è ancora irta – ha ammesso Mirone -. Noi chirurghi, quando andiamo in sala operatoria, facciamo firmare un foglio al paziente per condividere le responsabilità, si chiama ‘consenso informato‘. Un modo intelligente potrebbe essere quello dove il medico sociale si assume le responsabilità, ma nel momento in cui un dipendente o un giocatore firmano il consenso informato, almeno c’è condivisione“. Sul presidente De Laurentiis, che da poco ha festeggiato il suo compleanno: “E’ contento e motivato. Molto interessante la rifondazione che sta avviando” ha chiosato Mirone.
