TORINO – La soluzione a più d’un problema. Dall’individuazione del percorso di crescita ideale per un talento alla strategia per forgiare giovani di formazione interna al club, i cosiddetti “ctp” tanto preziosi al momento di stilare la lista Uefa a fine estate. E, adesso, ad uno in più ancora. Per quanto fosse oggettivamente difficile prevedere il “problema” Coronavirus prima che deflagrasse nel mondo intero e in quello del calcio nello specifico. Ma la formazione Under 23 si è scoperta provvidenziale risorsa anche in queste settimane caratterizzate da grande incertezza.
Dimostrando come programmazione e lungimiranza – la Juventus è tuttora l’unica società in Italia ad aver allestito la propria seconda squadra, per quanto dopo lunghe battaglie sia ormai facoltà di tutte da due stagioni – rappresentino gli ingredienti migliori anche di fronte a scenari inattesi. Da una decina di giorni, infatti, sono otto i giocatori della squadra allenata da Fabio Pecchia agli ordini di Maurizio Sarri alla Continassa. Otto elementi – dal portiere Loria ai difensori Coccolo e Wesley, dai centrocampisti Muratore e Portanova agli attaccanti Olivieri, Vrioni e Zanimacchia – cui è stato aggiunto anche il “talentino” Chibozo, jolly offensivo classe 2003.