MONACO – Nonostante ci abbia messo faccia e portafoglio, Baldé Diao i suoi connazionali sono costretti ancora a dormire per strada. L’attaccante del Monaco ha mandato un forte messaggio contro il e si è offerto di pagare di tasca propria l’alloggio per 200 ragazzi senegalesi per tutta la stagione estiva, ma quei lavoratori stagionali arrivati a Lleida (in Catalogna) dal Kenya per la raccolta della frutta allo stato sono stati rifiutati da tutte le strutture. Il motivo? Lo ha raccontato l’attivista Nogay Ndiaye, che ha denunciato la discriminazione subita da queste persone di colore: “Keita ha annunciato pubblicamente la volontà di dare una mano ai suoi connazionali. Così abbiamo parlato con gli hotel vuoti della città e con i proprietari terrieri, offrendoci di pagare in anticipo e di consentirgli così di avere ben 200 posti occupati e garantiti in questo periodo molto complicato per il turismo. Eppure la risposta è sempre stata “no”. C’è forse del razzismo a Lleida?“.
Razzismo, Keita offre 200 posti letto
Per questo motivo l’ex giocatore di Lazio e Inter è sceso in campo direttamente e nella giornata di ieri ha dato un aggiornamento su Instagram sulla situazione: “Insieme a Nogay stiamo lavorando e combattendo ogni giorno per cercare di risolvere la cosa. Non è cambiato nulla e non mi arrenderò. Già a partire da questa settimana ci saranno delle novità“. Sul tema è intervenuta anche il consigliere per i diritti civili della Paeria, Sandra Castro, che ha affermato che il consiglio avesse già provato in passato a intervenire: “Ma praticamente tutte le strutture alberghiere dipendono da catene che hanno il quartier generale fuori Lleida e quindi le decisioni vengono prese tutte da fuori il paese“.
