Paulo Dybala vuole rimanere alla Juventus, possibilmente per diventarne un simbolo, un po’ come il suo amico Del Piero. Ecco perché di fronte al sondaggio informale del Paris Saint Germain ha risposto: no, grazie. Una replica di quanto accaduto quest’estate, quando Dybala era a un passo dal Manchester United e con il suo sì avrebbe cambiato anche la vita di Romelu Lukaku, pronto ad accettare l’offerta della Juventus in quello che si sarebbe trasformato in uno scambio dall’impatto micidiale sul campionato italiano (e non solo). Forse in questo caso la situazione è meno spettacolare, perché non c’è un’operazione già apparecchiata intorno, ma solo l’intenzione di sondare l’eventuale disponibilità delll’argentino da parte del , intenzionato a costruire una squadra ancora più competitiva per la prossima stagione.
Juve e Dybala, rinnovo in vista: l’alta fedeltà bianconera del 10
Il sondaggio, per il momento, è andato male, ma le intenzioni di Dybala sembrano molto ferme, anche perché nel frattempo ha iniziato a trattare il rinnovo con la Juventus. Una trattativa che nasce dalla comune intenzione di rimanere insieme e che è andata avanti a rilento per colpa dell’epidemia di Covid-19 (che, per esempio, ha impedito ai suoi rappresentanti di arrivare a Torino dall’Argentina), ma che non sembra presentare grandi difficoltà. Se da una parte l’intenzione di Dybala è quella di rimanere più tempo possibile in bianconero, dall’altra c’è la volontà del club di tenerlo e di trasformarlo non solo in un perno chiave per la squadra, ma anche per l’immagine della Juventus. Dybala riscuote grande successo presso le nuove generazioni e questo è un dettaglio che ai responsabili del marketing bianconero non è mai sfuggito. E la sua fedeltà potrebbe funzionare ancora di più per il consolidamento del suo personaggio, in un calcio così povero di fedeltà e bandiere.
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