MILAN NEWS – Era il 4 giugno 1989 quando a San Siro si giocò Milan-Roma, quart’ultima partita del campionato che vide l’Inter dei record di Giovanni Trapattoni chiudere in testa davanti al Napoli e al Milan appunto.
I rossoneri, freschi di vittoria in Coppa Campioni (il 24 maggio vinsero la coppa contro la Steaua Bucarest a Barcellona), quel giorno vinsero per 4-1 contro i giallorossi. Le reti milaniste furono messe a segno da Mauro Tassotti, Marco Van Basten, Franco Baresi e da un’autorete del difensore romano Antonio Tempestilli. Per la Roma marcò Daniele Massaro (quell’anno Massaro fu ceduto alla Roma prima di rientrare al Milan nell’estate dello stesso anno).
Ma di quel giorno, la cosa più importante da ricordare è l’agguato che alcuni tifosi del Milan fecero a 4 ragazzi romani, “colpevoli” di essere venuti a San Siro a tifare la loro squadra. Poco prima dell’inizio del match i 4 tifosi della Roma vennero avvicinati da una 20ina di milanisti. Subito si insospettirono e iniziarono a scappare.
Uno di loro, Antonio De Falchi, non riuscì a darsi alla fuga e venne picchiato con calci e pugni per circa 30 secondi, fino all’arrivo della polizia. Tutto questo successe all’altezza dell’ingresso 16 di San Siro, in tarda mattinata. De Falchi, trasportato di corsa all’ospedale San Carlo, morì di infarto a seguito dei tentativi di rianimarlo. La notizia si diffuse rapidamente, ma il match si giocò regolarmente alle ore 16.30 con le tifoserie che evitarono di intonare cori, e ritirarono gli striscioni in senso di lutto. Per questa aggressione, venne condannato una sola persona: Luca Bonalda.
Una giornata che doveva essere solo di sport, si trasformò in tragedia. 31 anni fa, il 18enne Antonio De Falchi, perse la vita a Milano.
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