L’allenatore dell’Atalanta a Sky Sport dopo le polemiche relative al suo stato di salute durante la trasferta di Champions a Valencia: “Offensive, so di aver rispettato i protocolli, sono stato in quarantena come tutti: non ho fatto i tamponi, quando a maggio abbiamo fatto i sierologici ho scoperto di aver contratto il virus”
“È una polemica veramente molto offensiva: so di aver rispettato i protocolli, sono stato in quarantena come tutti: non ho fatto i tamponi, quando a maggio abbiamo fatto i sierologici ho scoperto di aver contratto il virus“. Così Gian Piero Gasperini – ai microfoni di Sky Sport – ha replicato al Valencia. Nei giorni scorsi l’intervista alla Gazzetta dello Sport dove aveva dichiarato di aver avuto sintomi compatibili col virus nel periodo del ritorno degli ottavi di Champions. Il club spagnolo aveva poi diramato un comunicato ufficiale (“sorpresi dalle sue parole”, ndr). “È stato un periodo in cui ho avuto dei malesseri – ha dunque proseguito Gasperini -, ma non ho mai avuto febbre o problemi polmonari di alcun tipo. Quando sono partito da Bergamo stavo bene, ho avuto qualche problema la sera e il giorno dopo, suppongo sia stato quello il periodo. Però la polemica è offensiva e brutta”.
“Sarà un calcio diverso”
Dunque le parole anche sul futuro del calcio, in primis la ripresa del campionato: “Non so come sarà per la concorrenza, ma per noi gli stimoli saranno molto forti. Fin qui è stata una stagione entusiasmante spezzata da una tragedia mondiale che ha riguardato tutti. Abbiamo subìto questo momento storico, come tutti. In tutto il mondo. Ed è per questo motivo che certe polemiche fanno ancora più male. Porte chiuse? Non avere i tifosi toglie tantissimo al calcio, ma è una soluzione che purtroppo tutti quanti dobbiamo accettare. Una situazione di emergenza necessaria per far riparte il calcio, che ormai è un’industria”. E ancora: “Sicuramente sarà un calcio diverso rispetto a prima. L’assenza del pubblico, le tante partite insieme, le cinque sostituzioni, giocare con temperature così alte. Una novità per tutti, dovremo essere bravi e capaci di non crearci alibi“.
“In Champions motivazioni fortissime”
“La Champions per noi è una manifestazione fantastica – ha dunque proseguito Gasperini -, avremmo voluto giocarla con un pubblico importante, magari in stadi storici e prestigiosi. Questo ci ha tolto tanto. Ad agosto vedremo come andrà, le nostre motivazioni sono fortissime ma il livello sarà sempre più alto. Intanto il campionato sarà un test fondamentale”. A proposito della Serie A: “Serve mantenere la posizione che abbiamo per fare la Champions anche il prossimo anno. Firmare a vita? Il legame con l’Atalanta già così è fortissimo, nel calcio sappiamo che i contratti a vita non esistono, ma c’è tutta la volontà di continuare a vivere insieme questo momento, interrotto da una tragedia. Stiamo tutti cercando di ripartire. Una grande festa con la città? Ci vorrà del tempo, dobbiamo sperare che questo maledetto virus vada via definitivamente. Ma anche noi speriamo di tornare a una normalità venuta meno”.
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml