MILANO – Alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e , che segna il ritorno in campo nel nostro Paese dopo lo stop per il Coronavirus, Stefano Pioli ha voglia di giocarsi tutte le carte a disposizione per approdare all’ultimo atto del torneo. Si parte dall’1-1 dell’andata a San Siro: “Il nostro obiettivo è riportare il Milan in Europa e abbiamo due strade per farlo: il campionato e la Coppa Italia – le parole dell’allenatore rossonero – dobbiamo essere concentrati e lo siamo. Ai giocatori dico sempre che non conta il nome che abbiamo sulle spalle, ma il distintivo che abbiamo sul petto”.
Il futuro di Pioli: “Utile confronto con Gazidis”
“Riprendere a giocare è la cosa più importante e bisogna farlo in sicurezza, questo e ovvio – continua Pioli – noi del Milan siamo sempre stati molto attenti e favorevoli alla ripresa del campionato. L’assenza dei tifosi è un danno enorme, ma in questo momento è anche il male minore, non si può fare altrimenti”. Sul proprio futuro incerto sulla panchina del Milan non fa drammi: “In passato difficilmente, a 14 partite dalla fine della stagione, conoscevo già il mio futuro professionale. Ho un solo obiettivo in testa: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione perché abbiamo ancora degli obiettivi da raggiungere”. Il confronto di ieri tra l’alto dirigente rossonero Ivan e lo spogliatoio, capitanato da Zlatan Ibrahimovic, è stato utile, pur con qualche scintilla: “E’ servito, c’è stato un confronto chiaro e diretto. Parlarsi è sempre la cosa migliore da fare, anche se si hanno opinioni diverse”.
“La Juve? Partiamo alla pari”
La mente di Pioli poi torna sulla Juve: “L’abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi a trovarla. Domani partiamo alla pari, abbiamo uno svantaggio di risultato, ma abbiamo le qualità per giocarcela. Avere uno stadio che ti tifa contro mi ha sempre dato grande energia. Ovviamente avrebbe dato una spinta anche ai nostri avversari. Dobbiamo adattarci subito all’assenza del pubblico, già a San Siro contro il Genoa abbiamo pagato questa cosa. Da quell’esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo”.