in

Juve, Dybala e i numeri da fenomeno: ora gran finale e rinnovo

TORINO – Ricomincia il campionato, ricomincia il Dybala show. La Joya ha archiviato l’errore dal dischetto fatale (assieme a quello di Danilo) nella finale di Coppa Italia chiudendo la partita di Bologna così come aveva chiuso quella con l’Inter: la prima della Juventus in Serie A dopo lo stop per la pandemia di Covid-19 e quella con cui il campionato bianconero si era fermato. Con il sinistro a giro sul secondo palo, ormai una sorta di “gol alla Del Piero” allo specchio, il ventiseienne argentino ha spazzato via tre mesi e mezzo neri, prima con la positività al coronavirus sua e della fidanzata Oriana e poi con il citato rigore sbagliato contro il Napoli, e ha riallacciato il filo con l’ancor più bello gol all’Inter e con una striscia eccezionale di prestazioni decisive in campionato. E non solo in campionato.

Dieci su undici

La rete del 2-0 al Dall’Ara è stata la terza di Dybala negli ultimi quattro turni di Serie A, dopo il tocco d’esterno contro i nerazzurri e dopo la punizione che aveva sbloccato il risultato contro il Brescia, ma la Joya ha messo il suo sinistro in ben 10 gol bianconeri, segnandoli o facendoli segnare, nelle ultime 11 giornate. Ha cominciato col magnifico sinistro al volo con cui ha sbloccato il risultato a Marassi contro la Sampdoria il 18 dicembre, ha proseguito guadagnandosi i rigori trasformati da Ronaldo contro Cagliari e Roma e offrendo a Demiral l’assist per il primo gol contro i giallorossi. Contro il Parma altro assist a Ronaldo, contro la Fiorentina corner pennellato sulla testa di De Ligt e infine, dopo il primo dei tre gol citati a Brescia, Inter e Bologna, l’assist per Ramsey in casa della Spal. In due sole partite di questo ciclo il numero 10 non ha segnato né fatto segnare: e la Juventus ha perso 2-1 a Napoli e a Verona (dove Dybala ha giocato l’ultima mezzora).

Ora un finale all’altezza

Non sono solo le ultime 11 giornate e non è solo il campionato, però, a brillare nella stagione di Dybala, iniziata quasi a sorpresa dopo che la sua cessione pareva cosa fatta, e in ritardo per la sua partecipazione alla Coppa America. In panchina con Parma e Fiorentina, in campo per 14 minuti con il Napoli e per 10 a Madrid con l’Atletico nelle prime quattro partite ufficiali, la Joya si è sbloccata a Brescia alla 5ª giornata, con un “assist” sui generis, ossia provocando l’autogol di Chancellor per l’1-1. Da lì in poi, però, il numero 10 bianconero non si è praticamente più fermato e il fatto che la sua prima giocata decisiva sia stato un gol fatto fare e non fatto in prima persona si è rivelato una sorta di presagio. Dopo quello al difensore del Brescia infatti Dybala ha servito otto assist veri e propri ai suoi compagni, la metà dei quali a Ronaldo, e si è procurato tre rigori trasformati dal fuoriclasse portoghese. In tutto 12 reti provocate in 37 partite giocate, già nettamente più di quante la Joya ne abbia mai totalizzate in un’intera stagione in bianconero: 7 nel 201516, 8 nel 2016-17, 7 nel 2017-18 e appena 2 nella scorsa stagione. Mai così prezioso per i compagni, l’argentino non si è certo dimenticato come si fa a segnare: quello al Bologna è stato il suo quattordicesimo gol stagionale. […]

[[dugout:eyJrZXkiOiJsemRqeFg0OCIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]]


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


Tagcloud:

Tenere Donnarumma: segnale da grande Milan

Olanda, riaprono gli stadi con nuovi divieti: “Non si può cantare”