L’Atalanta non si ferma più. Vince ancora, stasera 3-2 nella trasferta contro l’Udinese con un super Muriel, blinda il quarto posto in virtù del ko della Roma (+9) e mette ancora più pressione all’Inter di Conte. Fa festa anche il Napoli di Gattuso che con Mertens, Callejon e Younes condanna la Spal di Di Biagio così come il Bologna: Mihajlovic ne fa due alla Samp di Ranieri negli ultimi venti minuti con Barrow – su rigore – e Orsolini nonostante l’assedio finale dei blucerchiati. Pari clamoroso tra Sassuolo e Verona: Rogerio trova il 3-3 finale al 97’!
Dopo il gran miracolo di Musso su Gomez, la perla di Zapata: diagonale vincente e 1-0 dell’Atalanta già all’8’. Malinovskyi va vicino al raddoppio, Lasagna la riapre poco più tardi: l’attaccante di Gotti beffa Djimsiti sulla corsa e fredda Gollini per il pareggio friulano (31’). La gara è apertissima, sono ancora Malinovskyi e Lasagna ad andare a un passo dalla rete così come Walace in apertura di ripresa: la conclusione del centrocampista esce di pochissimo. I cambi di Gasperini, questa sera in panchina dopo l’ultimo turno di stop, si rivelano azzeccati: a firmare il 2-1 e il 3-1 è Muriel che prende per mano la squadra con un calcio di punizione perfetto e con una conclusione dalla distanza pazzesca. La doppietta di Lasagna (ancora in gol all’87’) “allunga” le emozioni alla Dacia Arena, il cronometro però aiuta i nerazzurri che festeggiano l’ennesimo risultato utile della stagione.
Mertens, sempre più capocannoniere storico degli azzurri, la sblocca dopo cinque minuti e Insigne sembra sigillarla alla mezz’ora ma la sua conclusione si ferma sul palo. Passa appena un minuto e Petagna concretizza la reazione della Spal battendo Meret a colpo sicuro. Elmas è il grande protagonista del 2-1 del Napoli: lancio perfetto a Callejon che piazza una bellissima rete da posizione defilata (36’). Sul finale di primo tempo il Var annulla il tris di Insigne per il fuorigioco di Mertens. Niente paura per Ringhio: Younes entra e segna subito al 78’ ultimando l’ennesima scucchiaiata di Fabian Ruiz, oggi in giornata di grazia.
Primo tempo soporifero, ripresa scoppiettante. La gara vive un momento d’oro dal punto di vista dello spettacolo tra il 51’ e il 57’: il gran gol di Lazovic apre le danze, la firma del neoentrato Boga la riassesta e la facile rete di Stepinksi – su un bel suggerimento dell’autore dell’1-0 – la riporta in favore di Juric. Pessina cala il tris al 68’, ma è ancora Boga al 77’ a tenere a galla il Sassuolo. L’assedio di De Zerbi, Locatelli e Berardi tra i più positivi nell’ultimo scampolo, va a buon fine al 97’! A trovare il clamoroso 3-3 è Rogerio.
Un paio di occasioni di La Gumina tentato di spezzare la monotonia del Ferraris, attento Skorupski in entrambi i frangenti. Ai punti, meglio la Samp anche se di pericoli nell’area di Mihajlovic ne arrivano ben pochi. Bereszynski sfiora il vantaggio, poi Sinisa è costretto a fare a meno di Poli per un problema muscolare. Ci provano Danilo e Vieira, ma la partita sembra non volersi sbloccare. La situazione cambia radicalmente negli ultimi venti minuti: il rigore di Barrow (fallo di Murru su Orsolini) e la firma dell’ex esterno di proprietà Juve chiudono ogni discussione anche se nel finale il gol di Bonazzoli, il palo di Ramirez e la doppia occasione di Colley fanno tremare la difesa rossoblù.