«Se non puoi comprare una casa, vai in affitto. Se non puoi acquistare un giocatore che costa tanto, provi ad affittarlo per il più lungo tempo possibile per poi riscattarlo eventualmente più avanti. In questo mercato bisogna essere elastici». Il dg juventino Fabio Paratici ha fatto questo esempio a inizio maggio, durante una intervista a SkySport, ma presto passerà dalla teoria alla pratica. La formula è chiara e non è nemmeno una novità assoluta per la Juventus. È già stata utilizzata nel 2016 per ingaggiare Juan Cuadrado dal Chelsea. Cinque milioni ogni anno per il prestito e riscatto finale nel 2019 (25 milioni in tutto). L’acquisto a rate testato col colombiano ha fatto scuola e nelle prossime settimane è destinato a tornare d’attualità nei discorsi tra Juventus e Chelsea per Jorginho. Stando a quanto filtra da fonti inglesi, l’acquisto in leasing potrebbe essere il compromesso finale tra la richiesta dei Blues (40-45 milioni in contanti dopo i 60 spesi nel 2018) e la prima idea dei bianconeri: scambiare l’azzurro con uno tra Adrien Rabiot e Aaron Ramsey.
Nuove gerarchie
Di scontato non c’è ancora nulla, ma la ripartenza post lockdown ha messo in evidenza alcuni aspetti importanti. L’allenatore dei londinesi Frank Lampard ha sempre più in testa un Chelsea con N’Golo Kanté davanti alla difesa e Jorginho come semplice alternativa, non a caso il Nazionale azzurro è reduce da 4 panchine consecutive e dalla ripresa post Covid non ha ancora messo piede in campo un minuto. L’esordio bis dell’italo-brasiliano – dopo le 37 presenze e i 7 gol collezionati tra agosto e marzo 2020 – potrebbe essere oggi contro il Crystal Palace, ma soltanto perché Lampard ha mezzo centrocampo infortunato e anche Kanté è in dubbio. «Jorginho è sempre professionale e vuole giocare, come tutti i calciatori», ha spiegato ieri Lampard in conferenza.