Robin Gosens è una delle più liete sorprese dell’Atalanta che sta facendo sognare Bergamo e il calcio italiano. Il terzino tedesco è uno dei punti cardine del gioco di Gasperini e in questa stagione si è addirittura scoperto goleador, avendo messo a referto nove reti in Serie A e una in Champions League. L’esterno non ha preso parte al pareggio contro la Juventus per un infortunio, ma per il rush finale in campionato e soprattutto per la Champions sarà certamente uno dei nomi su cui la Dea punterà di più. E poi? Ottima domanda, perchè nel corso dei mesi Gosens non ha mai nascosto che uno dei suoi sogni è tornare in Germania.
SQUADRA DEL CUORE – Anzi, più precisamente allo Schalke, il club del suo cuore. Già a gennaio, nonostante un contratto fino al 2022, il terzino aveva spiegato che sarebbe stato difficile dire di no a una chiamata da parte dei blu di Gelsenkirchen. Per lui, nato a Emmerich, a 50km dalla città dei Minatori, sarebbe una soddisfazione enorme vestire quella maglia, che adora ma che non ha mai indossato. E il tedesco lo ha ripetuto ai microfoni di Sport1. “Innanzitutto, se dovessi decidere di cambiare squadra, dovrei cercare un progetto sportivo adatto a me”. Come quello dell’Atalanta, in cui Gosens si è inserito alla grande da quando è arrivato a Bergamo.
PROBLEMI – Lo Schalke, tra le altre cose, è in una situazione finanziariamente complicata. Il che però non diminuisce l’intensità del sogno di Gosens. “Ho sempre detto che lo Schalke è nel mio cuore. I dirigenti hanno parlato di una ripartenza e se potessi in qualche modo essere coinvolto nello sviluppo di un nuovo Schalke sarebbe fantastico. Il club fa ancora parte delle grandi di Germania e ha una tifoseria enorme”. Parole che arrivano dal Gosens tifoso, più che dal professionista. Che però spunta fuori. “Al momento potrebbe essere economicamente difficile per lo Schalke gestire un trasferimento del genere. E non so neanche quanto senso avrebbe sportivamente parlando, devo essere onesto”. Dunque, un mezzo sospiro di sollievo per i tifosi nerazzurri, che però non saranno comunque troppo tranquilli al riguardo…