FIRENZE – Il professor Francesco Stagno non ha avuto responsabilità nel caso della morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato senza vita il 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine, poiché in qualità di medico dello sport rilasciò la dichiarazione di idoneità sportiva agonistica sulla base dell’assenza di anomalie indicate nel referto di una prova da sforzo non effettuata da lui ma da un altro professionista. E’ quanto sostiene il gip Angela Fantechi nella motivazione del decreto col quale, accogliendo la richiesta della procura di Firenze, dispone l’archiviazione della posizione di Stagno. Il medico, inizialmente indagato per omicidio colposo insieme al professor Giorgio Galanti, è stato difeso dall’avvocato Andrea Puccio. La notizia dell’archiviazione per Stagno era già stat aresa nota il 20 maggio scorso. Nel decreto di archiviazione il gip accoglie la tesi avanzata dalla procura: Stagno, scrivono nella richiesta il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo e il pm Antonino Nastasi, “ha rilasciato la certificazione in assenza di controindicazioni segnalate nel referto” e inoltre “non è colui che ha sottoposto Astori alla prova da sforzo e non l’ha refertata, limitandosi esclusivamente a ricevere il referto e a valutarlo”. “Nel periodo che va dal 2011 al 2015 – sostengono sempre i magistrati – Astori ha presentato, sebbene non refertate, solo in un caso, nel 2014, delle extrasistoli, che possono definirsi isolate anche perché non ripetute nell’esame effettuato l’anno successivo”.
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Morte Astori: archiviazione per il dottor Stagno
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