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Ira Zenga: “Il regolamento è chiaro, questo è rigore. Per tutti ma non per il Cagliari…”

Il Cagliari si porta in vantaggio ma non riesce a gestire il vantaggio e alla lunga cede alla Lazio. I sardi giocano una buona partita ma non basta. Zenga analizza la sfida ai microfoni di DAZN e ha più di qualche rammarico sulla presunta mano di Milinkovic.

RIGORE – Un primo tempo giocato alla pari, ma nel secondo la Lazio è uscita alla distanza. “Abbiamo giocato una buona partita, eravamo riusciti ad andare in vantaggio, poi nel momento cruciale c’è stata la possibilità di restarci. Poi c’è un rigore netto. E siamo abbastanza stanchi. Ci annullano un gol di Simeone con l’Atalanta per un braccio attaccato al corpo. A Firenze un fuorigioco, ed è questione di millimetri. E mi sta bene. Però, con le nuove regole quello è rigore e mi sembra abbastanza evidente. Se il regolamento è quello, e dico che è e resta da calcio balilla, mi si è girato contro. Non c’è discussione. Il regolamento dice che è rigore. Per tutti. Vorrei sapere perché al Cagliari no. Poi magari la partita la perdo uguale però questi episodi pesano. Al VAR lo vedono…”

IN PARTITA  – Il portiere del Cagliari migliore in campo. Segno di un dominio dei padroni di casa. “Quando ero a Crotone avevo detto che lui e Meret, tolto Donnarumma erano i migliori fra i giovani. Se una squadra ha un grande portiere non significa che la squadra non gioca. Siamo in un momento in cui si gioca ogni tre giorni, c’è poco tempo per recuperare ma riguarda tutti. Quello che mi piacerebbe è allenare la squadra come si dovrebbe fare. Se avrò questa possibilità bene, se non l’avrò pace. Mi sembra però che la squadra resti sempre in partita e al 90′ usciamo sempre a testa alta con la consapevolezza di aver dato tutto e giocato a viso aperto”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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