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Juve, Dybala è sul mercato: variabili City e Real Madrid

TORINO – Ripartiamo dalle frasi del direttore generale bianconero Fabio Paratici. Frasi pronunciate il 12 luglio, quando la conquista del Tricolore non era ancora aritmetica bensì imminente e quando la prematura eliminazione dalla Champions League della Juventus per mano del Lione era tutt’altro che preventivata. Già ai tempi, però, stando alle farsi sibilline e rivelatrici di Maurizio Sarri («I dirigenti della Juventus non sono dei dilettanti, il mio futuro non lo decidono in base ad una partita») la scelta di cambiare allenatore era già stata presa. Eccole, le frasi, ora che abbiamo chiarito il contesto: «Stiamo parlando di rinnovo con i suoi manager con una certa continuità. Sicuramente Paulo è un giocatore molto importante, per il quale è stato fatto un grande investimento già al momento dell’acquisto. Abbiamo sempre creduto in lui e non a caso gli abbiamo assegnato la maglia numero 10 che, visti gli ultimi dieci della storia bianconera, ha un valore simbolico per noi. Speriamo, anzi siamo sicuri, che Dybala sarà il futuro della Juventus».

LE SIGARETTE DI SARRI – Rispetto a quei giorni, al netto del nono scudetto consecutivo messo al sicuro e della Champions sfumata più o meno quanto le sigarette di Sarri, non risultano particolari novità sul fronte Dybala (che tra l’altro è uno dei pochi che hanno avuto il buon cuore di salutare il tecnico uscente). E, anzi, le trattative per un rinnovo che – davvero – pareva cosa fatta, proseguono incessanti. Non aiutate, peraltro, dalle difficoltà di spostamento tra continenti causa pandemia per le quali buona parte dei componenti dell’entourage dell’argentino sia bloccata Oltreoceano e possa comunicare solo online o per interposta persona.

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